CAMERINO (MC) – Dopo il successo delle prime due edizioni, dal 25 al 29 giugno tonerà l’appuntamento con la European Summer School on Nutrigenomics, che ormai caratterizza l’offerta formativa dell’Università di Camerino e che per questa terza edizione sarà ospitata dalla città di Jesi.
Anche quest’anno saranno disponibili numerose borse di studio per i giovani motivati ad approfondire la conoscenza della nutrigenomica. Grazie al progetto “Invest in the future. Invest in people”, infatti, la direttrice della Scuola, la prof.ssa Rosita Gabbianelli, è riuscita a coinvolgere prestigiose aziende ed istituzioni del settore, che hanno subito risposto positivamente, convinti dell’importante della formazione dei giovani su un tema di così forte impatto per le politiche sulla salute pubblica.
Al momento sono 30 le borse di studio disponibili. Il Gruppo TreValli Cooperlat di Jesi, tra le più importanti aziende italiane del settore lattiero caseario, assegnerà 10 borse di studio del valore di 500 euro ciascuna riservate ai giovani partecipanti residenti nell’area del terremoto verificatosi nel Centro Italia nel 2016.
Sono invece 8 le borse, del valore di 550 euro, messe a disposizione dal NUGO, una delle più importanti associazioni internazionali delle Università e degli istituti di ricerca nelle aree della nutrizione molecolare, nutrizione personalizzata, nutrigenomica e biologia dei sistemi nutrizionali. Le borse sono riservate ai dottorandi, con particolare attenzione a coloro che hanno intrapreso da poco il percorso.
Altre 12, infine, del valore di 250 euro ciascuna, saranno assegnate grazie al supporto di aziende quali SIAL, Carlo Erba Reagenti, Qiagen, Sifim, Frantoi Oleari Umbri e Galvanina. Le richieste dovranno essere effettuate entro il prossimo 20 marzo, seguendo le modalità indicate nel sito www.unicam.it/nutrigenomics
Obiettivo della summer school è quello di formare i giovani ricercatori ed informare i professionisti che operano nel settore della nutrizione, sulle recenti ricerche inerenti il ruolo chiave dello stile di vita e dell’alimentazione nella modulazione genetica ed epigenetica sia durante i primi anni che per tutta la durata della vita.
“La nutrigenomica – ha dichiarato la prof.ssa Gabbianelli – può fornire preziose indicazioni per innovative strategie di prevenzione, è pertanto importante formare sempre più giovani ricercatori. Per questo sono stati invitati in qualità di speaker i massimi esperti provenienti da centri di eccellenza internazionali, che approfondiranno le tematiche relative alla correlazione tra una corretta alimentazione e la prevenzione delle più comuni patologie al fine di migliorare lo stato di salute dell’individuo e quindi la qualità della vita”.