MACERATA-LORETO
Un percorso che ha visto ben oltre 60 mila fedeli in cammino dalle 22 di sera fino le prime ore del mattino quando Loreto, ha visto popolarsi e gremirsi di canti d’arrivo e cuori pulsanti pieni di gioia. La gioia di essere giunti, di essere passati dal buio alla luce, di aver superato il sacrificio per Maria, lei ad aspettarci in Santa Casa, Madre di ogni pellegrino e di ogni famiglia.
Grandi e piccini, persino piccini in passeggino, tutti volenterosi di partire e farcela. Provenienti da tutta Italia, da Piacenza, Varese, Lecce, Cervia, da Messina, e dalla Svizzera e da Lisbona.
Il gallo immancabile all’alba che sulle ultime dure salite vicino Loreto decreta l’inizio del nuovo giorno, di domenica 9 giugno e poi finalmente la Cupola, la benedizione e la stanchezza che non prende il posto alla soddisfazione di aver donato a Maria l’opera che ci ha chiesto di compiere.
“Siate testimoni delle opere che siete chiamati a fare” ha esortato mons. Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione e responsabile dell’organizzazione del Giubileo, che ha presieduto la celebrazione eucaristica alle 20.30 prima del pellegrinaggio.
Il tema del 46° pellegrinaggio è stato infatti proprio “Come è possibile questo?” e questa domanda di Maria, ci poniamo in ascolto delle opere grandi compiute dall’inizio in Lei dallo Spirito Santo e a quelle che Lei desidera compiere con noi.
Monica Baldini
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