Nel 300° del Clavicembalo ben temperato la Scuola di Pianoforte del Conservatorio Rossini proporrà l’esecuzione integrale dei 24 preludi e fughe che lo costituiscono
PESARO – In occasione del terzo centenario della composizione del I volume del Clavicembalo ben temperato di Johann Sebastian Bach la Scuola di Pianoforte del Conservatorio Rossini di Pesaro proporrà l’esecuzione integrale dei 24 preludi e fughe che lo costituiscono. Venerdì 25 novembre 2022, gli studenti delle classi pianoforte si alterneranno sul palco della Sala Bei (dalle 16 alle 19, ingresso libero) in una maratona che renderà omaggio ad una delle opere costitutive del canone della musica d’arte occidentale.
Dopo aver ascoltato alcuni brani del Clavicembalo ben temperato eseguiti all’organo, nel 1827 Johann Wolfgang Goethe, scrisse al compositore Carl Friedrich Zelter che nell’opera di Bach l’armonia eterna sembrava compiacersi di sé stessa, «come forse accadeva in seno a Dio poco prima della creazione del mondo.» Quella concezione di eternità attribuita da Goethe al Clavicembalo di Bach era ed è un mistero intuito e condiviso, che si rinnova nel tempo anche attraverso la riappropriazione di quel linguaggio in altri in campi musicali, tra cui il jazz.
La proposta di un’esecuzione integrale dei 24 preludi e fughe in tutte le tonalità maggiori e minori, oltre a celebrare la ricorrenza e la vitalità dell’opera nel suo trecentesimo anniversario, vuole riportare all’attenzione del pubblico l’intento originario della raccolta, espresso dal compositore nella pagina-titolo della stessa: «Per il profitto e per l’uso della gioventù musicale desiderosa d’apprendere, come pure per particolare diletto di coloro che sono già abili in quest’arte.» L’eterogeneità della proposta bachiana nel Clavicembalo è una summa sia dell’arte improvvisativa, che prende forma scritta nei Preludi, sia della tecnica contrappuntistica, che raggiunge vette di estremo virtuosismo nelle Fughe.
La Maratona Bach darà modo di ascoltare dal vivo «quella gioventù musicale desiderosa di apprendere» di cui parla Bach per il “particolare diletto” di un pubblico che, se pur non abile in quest’arte, così come scrisse Goethe, potrà esserne comunque «intimamente invaso e commosso.»
Per informazioni e per il programma completo: www.conservatoriorossini.it