Il 10 febbraio, nella sede della Facoltà di Economia Giorgio Fuà, rappresentanti del mondo delle professioni, docenti universitari, magistrati e imprenditori discuteranno sulle nuove disposizioni di legge finalizzate a scongiurare la crisi. Attesi oltre 400 partecipanti
ANCONA – Mettere in sicurezza il proprio business, attraverso un’adeguata organizzazione e uno strutturato sistema di monitoraggio, per prevenire ed affrontare i possibili segnali del pericolo di crisi. E chi non si adegua corre seri rischi. L’obbligo a carico di imprenditori e professionisti, introdotto dalla riforma del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, con la modifica dell’articolo 2086 del codice civile, rappresenta un tema caldo e di stretta attualità. Se ne discuterà venerdì 10 febbraio, a partire dalle 9, ad Ancona, nella sede della Facoltà di Economia Giorgio Fuà, nell’ambito del convegno: “Gli Adeguati assetti organizzativi: i doveri e le responsabilità dell’organo amministrativo e di controllo”.
Promossa dall’Ordine dei commercialisti e degli esperti contabili di Ancona, con il patrocinio del Consiglio nazionale e dell’Unione regionale dei commercialisti ed esperti contabili, di Confindustria Marche, dell’Università Politecnica delle Marche, della Camera di Commercio delle Marche e degli Ordini degli avvocati e dei consulenti del lavoro di Ancona, l’iniziativa vedrà oltre quattrocento professionisti, tra commercialisti, esperti contabili, avvocati, ma anche imprenditori, esponenti del mondo accademico e magistrati, confrontarsi sull’impatto delle nuova norma, con l’obiettivo di approfondire insieme i futuri scenari.
“I nuovi obblighi appaiono estremamente gravosi per amministratori e sindaci di società – afferma il presidente dell’Ordine dei commercialisti ed esperti contabili di Ancona, Camillo Catana Vallemani – ma va tenuto conto che per anni le imprese hanno affrontato la crisi in ritardo, pregiudicando le possibilità di salvarsi ed arrecando forti danni ai creditori e alla comunità. Programmare i risultati prospettici e monitorarli, per poi adottare i correttivi tempestivamente è l’unico modo di poter orientare l’impresa al risultato. Anche fare impresa richiede un aumento di consapevolezza e questo non può che andare a beneficio di tutti. L’auspicio è che questi metodi virtuosi possano non solo scongiurare problemi, ma anche supportare il buon andamento delle aziende”.
Il convegno, articolato in due sessioni, rispettivamente dedicate alle nuove prescrizioni per le imprese e ai profili giuridici, annovera la partecipazione di varie professionalità che dialogheranno tra loro mettendo a confronto punti di vista ed esperienze. Focus anche sulle applicazioni giurisprudenziali con il giudice delle imprese presso il Tribunale di Ancona, Gabriella Pompetti. Un’ occasione di riflessione e di dibattito alla quale parteciperà anche il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti ed esperti contabili, Elbano De Nuccio.