Il primo violoncello solista dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia insieme all’Orchestra Filarmonica Marchigiana domenica 19 marzo al Teatro Gentile. Repliche a Jesi, Ancona e San Severino Marche
FABRIANO – Parte da Fabriano la nuova avventura musicale della FORM, colonna sonora delle Marche. Šostakovič-Beethoven è il titolo del prossimo concerto che viene eseguito domenica 19 marzo, alle ore 17, al Teatro Gentile per proseguire poi il 21 marzo al Teatro Pergolesi di Jesi, il giorno seguente allo Sperimentale di Ancona e giovedì 23 al Feronia di San Severino Marche.
Protagonista del concerto il violoncellista Luigi Piovano, che si esibirà con l’Orchestra Filarmonica Marchigiana come solista e direttore. Piovano, da oltre vent’anni, è primo violoncello solista dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Oltre a molti concerti nel doppio ruolo di solista e direttore, dal 2002 si dedica sempre più alla direzione d’orchestra e lo scorso anno ha anche debuttato sul podio dell’Orchestra Sinfonica di Milano “Giuseppe Verdi” e dell’Orchestra del Mozarteum di Salisburgo che lo ha immediatamente reinvitato per il marzo 2023 e il febbraio 2024.
La serata inizia con il Concerto per violoncello e orchestra n. 1 in mi bemolle magg., Op. 107 di Dmitrij Dmitrievič Šostakovič, l’ultimo grande “compositore classico” del Novecento. Composto nel 1959 in soli quaranta giorni, è stato dedicato dall’autore al grande violoncellista Mstislav Rostropovic, che lo presentò al pubblico il 4 ottobre dello stesso anno nella Sala Grande della Filarmonica di Leningrado. Per la composizione del Concerto, Šostakovič guardò al modello di Prokof’ev per la classicità della forma, per l’impiego particolare di alcuni strumenti, come il corno e la celesta, e più ancora per il magistrale sfruttamento che Prokof’ev aveva saputo compiere dell’arte violoncellistica di Rostropovic. Ne risultò uno dei capolavori di tutta la letteratura concertistica per violoncello, incentrato su un appassionante rapporto conflittuale fra il singolo e la folla, ovvero fra l’anima individuale e l’anima russa, che alterna la vitalità all’introspezione nostalgica, l’allegria al sarcasmo, l’umorismo al grottesco, la compagnia umana alla solitudine.
Nella seconda parte del programma, l’Ottava Sinfonia di Beethoven, “piccola-grande” sinfonia radicata nel passato di Haydn e Mozart, ma nello stesso tempo proiettata verso il futuro, dove il dramma personale dell’isolamento del grande compositore dal resto del mondo causato dalla sua sordità si risolve, fra momenti di divertita ironia e travolgenti “cavalcate” a piena orchestra, in una totale, entusiastica affermazione di volontà di vita.
A Fabriano biglietti da 15 a 18 euro, per gli studenti prezzo speciale a 4 euro. Info botteghino del Teatro Gentile: 0732-3644.