EPIFANIA DEL SIGNORE
Non pare sia vero ma è così, finalmente Gesù si mostra
e lo fa con umiltà, con semplicità; gli occhi si stupiscono,
la bocca si chiude, il cuore batte, una strana quiete cala e
l’atteggiamento di adorazione è riflesso della sua presenza
che scende, che è lì, che è qui.
Gesù bussa Bambino, entra e investe con l’Epifania,
con la manifestazione ai Magi e insieme a tutti i popoli
della sua presenza umana e divina per renderli missionari
della Sua Parola.
L’Epifania rinnova il nostro andare e proclamare il Vangelo,
il nostro dovere verso il Cielo di donare agli altri e
moltiplicare i talenti donatici, di costruire ardenti comunità
d’amore.
È una chiamata a essere qualcuno nell’atteggiamento
di Cristo sulla Terra, creature cioè che hanno un compito
che non si conclude con le cose del mondo, ma che nel
mondo tramite le cose che compiono, guardano all’eterno.
L’Epifania è scoprirci viaggiatori in un tratto di tempo,
creature che per toccare l’amore più alto e pieno debbono
lasciarsi guidare dalla divina ispirazione, seguire la Stella
e Colui che a sé muove le anime e che da esse vuole farsi
conoscere, donerà la grazia di farsi trovare.
La Poesia della Vita, Tau Editrice – pag 83