Alessandro Tombolini presenta “Tutte le anime a Loreto”

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La presentazione del libro sarà il 4 maggio presso la Libreria Mondadori, al Centro Commerciale Conad. Dialogherà con lui Giusi Baldoni

alessandro tombolini

LORETO – Sabato 4 maggio, alle ore 18, Alessandro Tombolini presenterà il suo libro “Tutte le anime” a Loreto. L’eventi, a ingresso libero e gratuito, si terrà alla Libreria Mondadori, presso il Centro Commerciale Conad in via Buffolareccia.

Dialogherà con l’autore Giusi Baldoni, naturopata e alchimista. Letture a cura di Luigi Caporaletti.

Per informazioni e prenotazioni si invita a contattare il numero 071.976091

“In tale quasi inedita dimensione v’è necessità di una Voce che, questa volta, registri e notifichi un “movimento”, insomma un flusso dinamico che l’andamento poematico, di Tombolini, anzi dirò, che Tombolini sceglie, non è casuale come la divisione congegnata in ventidue lasse. La sua è una avanguardia a ritroso, interessante, seguita da pochi in Italia perché ritenuta “invalida”. Non è un descrittivo, non è un “autobiografico” (se non in forma occulta), non è un lirico frontale, non è uno sperimentale. Mentre scrivo mi viene in mente Cervantes. Don Chisciotte assiste (penso melanconicamente atterrito) alla fine dell’Epica e dunque del mondo degli eroi. Deve inventarsi un nemico e lo avvista “immaginando” che le pale dei mulini siano “ancora” draghi. L’invenzione serve a “resistere” e autorizzare la guerra a cavallo, grazie ai fantasmi, autorizzando così la “corsa” del testo. E non è poco. Io credo, anzi sono convinto, che Tombolini appartenga, a quella rara schiera, nel ‘900 inoltrato, che in un apparente autoesilio si “rifiuta” di essere à la page o di accompagnarsi alla moda”.

Biografia di  Alessandro Tombolini

È nato a Loreto nel 1971. Fin da fanciullo sente la sua attrazione per la scrittura e, ancora di più, per la lettura e si iscrive a Lettere Moderne. Nel 1992 esce “Prima del silenzio”, con la prefazione di Antonio Santori, frequentando a lungo il Laboratorio di poesia “Remo Pagnanelli”. Le sue letture sono disparate e onnivore. Si è formato in particolare sui testi di Rousseau, Proust, Baudelaire, Keats, Borges e la poesia italiana del Novecento, la linea Sandro Penna, Giorgio Caproni e Amelia Rosselli, con un amore totale per la narrativa inglese e francese del Settecento e Ottocento.