‘L’arte torna in centro’, dal 7 agosto al 3 novembre a Camerino

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Da domani in mostra con ‘L’arte torna in centro’  capolavori che furono recuperati e messi in salvo in alcuni locali della diocesi nei giorni  successivi al terremoto

Locandina mostra 'L'arte torna in centro' a Camerino con l'Annunciazione di Spermento, opera di Giovanni Angelo di AntonioCAMERINO – Da domani, mercoledì 7 agosto  e fino al 3 novembre 2024, nel Palazzo del Rettorato dell’Università di Camerino si terrà la mostra “L’arte torna in centro” con 18  capolavori che  torneranno a risplendere.

L’esposizione, con il patrocinio del Consiglio regionale, è promossa dall’Amministrazione comunale, in collaborazione con Unicam, con la Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio delle Marche e l’Associazione Corsa alla spada e Palio.

La collezione civica non ha mai lasciato Camerino. Infatti le opere, che rappresentano la storia di una città che ha vissuto nel periodo medievale e rinascimentale il suo massimo splendore, furono recuperate e messe in salvo in alcuni locali della diocesi nei giorni  successivi al terremoto.

L’inaugurazione è in programma mercoledì 7 agosto alle ore 18.30 presso il Palazzo del Rettorato in via Pieragostini, 18.

Esposizione da non perdere

“Questa esposizione temporanea rappresenta un altro passo in quel percorso che ci por­terà a riappropriarci della nostra Città – spiega il sindaco di Camerino, Roberto Lucarelli .- Grazie all’ospitalità del magnifico Rettore dell’Universi­tà degli Studi di Camerino, che ha aperto le porte del­la sua nuova sede nel palazzo che si affaccia su via Pieragostini e sulla facciata della chiesa di Santa Maria in Via.La stessa è il  simbolo del terremoto del 2016 che devastò la nostra zona. Alcuni dei capolavori della collezione civi­ca lasciano la sistemazione provvisoria dove sono stati relegati ormai da anni per mostrarsi in tutta la loro bel­lezza, meraviglie che la polvere e l’oscurità non hanno minimamente intaccato”.

“È solo una selezione- prosegue Lucarelli-di quelle opere che furono recu­perate e messe in salvo grazie all’operato sinergico del­la Soprintendenza e del Comune. Le stesse infatti  rappre­sentano la storia di una città che ha vissuto nel periodo medievale e rinascimentale il suo massimo splendore. E attraverso la scelta delle opere esposte andiamo anche a conoscere i volti di una dinastia che prese le mosse da quella Rocca Varano che il pittore camerte di fine Ottocento Napoleone Parisani ritrae in uno dei suoi quadri più rappresentativi.

Per di più un’arte da ammirare e da vivere, con l’utilizzo della tec­nologia ma anche attraverso una serie di iniziative che coinvolgono i più giovani, gli stessi cittadini, gli amanti dell’arte e i turisti che negli anni non hanno mai abbandonato queste terre, segnate dalle difficoltà ma sempre ricche di fascino e accoglienza. Un ringraziamento particolare va all’Assemblea legisla­tiva delle Marche che ha concesso il proprio patrocinio e l’invito a tutti a visitare l’arte che torna in centro”.