MOMBAROCCIO (PU) – “Per la pace, nel mondo e nei cuori e che ognuno metta nel suo zaino non tanto da mangiare e da bere ma le intenzioni per qualcuno che può essere amico, parente, familiare…” Questo lo spirito conduttore del IX pellegrinaggio dedicato al caro Beato Sante di Mombaroccio , iniziato per desiderio di Andrea Donati, giovane devoto al Beato Sante e membro dell’ordine francescano minore del Santuario di Mombaroccio che negli anni ha coinvolto un numero maggiore di fedeli. Il Santuario del Beato Sante è stato eretto in un lembo di terra collinare fresca e verdeggiante nel lontano 1223 con i primi frati inviati proprio da San Francesco d’Assisi in risposta alla richiesta degli abitanti del luogo e ancora oggi risulta tanto caro e frequentato dai marchigiani delle città limitrofe in perpetua fede.
Il pellegrinaggio in particolare ha inizio dalla Chiesa di Sant’Antonio da Padova di Castelvecchio di Monte Porzio (PU) all’alba e attraversa le seguenti località: Monteporzio, San Giorgio di Pesaro, Piagge, Montemaggiore al Metauro, Saltara, Serrungarina, Cartoceto. Percorre circa 30 km e giunge al Santuario alle ore 12 circa, dove i pellegrini sono accolti dalla fraternità del Beato Sante per la Benedizione. Un pellegrinaggio che viene rinnovato ogni anno il 14 agosto già da nove anni, per celebrare la ricorrenza del transito del Beato Sante. “All’inizio del mese di agosto preannunciò al Guardiano: “Morirò tra quindici giorni” e avvenne così, che prima che si facesse giorno il 15 agosto, Fra Sante esalò l’ultimo respiro avendo già prima ricevuto i sacramenti dell’Unzione dei malati e del Viatico e la benedizione del Frate Guardiano. Il Guardiano come gli aveva indicato, gli comandò di volare verso il regno eterno e il moribondo obbediente, chiuse gli occhi e sulle note del Te Deum, cantato dai frati in coro a conclusione del mattutino della beata Vergine Maria Assunta in Cielo, partì per il Paradiso. Molti presenti dissero: “la Madre di Dio è scesa a prenderlo per accompagnarlo dinanzi il trono di Dio”. Giansante, frate in vita povero umile mani e anima al servizio di Dio subito divenne splendente in Cielo brillante stella sul campanile la sera del transito del 1394. tratto dal libro “Giansante Brancorsini IL BEATO SANTE – Il Beato Sante LUMINARE del cielo negli ottocento anni dei frati francescani sul Colle di Santa Maria di Scotaneto di Mombaroccio” di Monica Baldini a disposizione del Santuario del Beato Sante. Monica Baldini