ANCONA – Il 2016 conferma l’andamento positivo degli ultimi anni per il porto di Ancona: 8.940.503 tonnellate complessivamente movimentate, in crescita del 4% rispetto al 2015. Si tratta del risultato migliore dal 2008 a conferma della ormai stabile e continua ripresa dopo gli anni di profonda crisi economica internazionale.
Questo importante risultato è dovuto alla performance positiva sia delle merci liquide che di quelle solide. Le rinfuse liquide movimentate presso la Raffineria API di Falconara tornano sopra i 5 milioni di tonnellate per la prima volta dal 2005: 5.025.241 tonnellate, +6% rispetto allo scorso anno. Le merci solide sono state 3.915.262 tonnellate, pari a + 1% rispetto al 2015 e confermano il trend di crescita degli ultimi tre anni.
In particolare, le merci che viaggiano nei Tir e nei Trailers sono state 2.236.749 tonnellate, pari a +3% e quelle nei containers 1.240.347 ton, +4%.
Il traffico di merci solide alla rinfusa, invece, è in diminuzione nel porto di Ancona con 438.166 tonnellate (-13%), soprattutto a causa del progressivo calo dell’importazione di carbone dovuta al graduale abbandono delle fonti energetiche più inquinanti nella produzione di energia elettrica. In crescita, comunque, la movimentazione di prodotti metallurgici, minerali di ferro e minerali e metalli non ferrosi che nel 2016 ammonta a 110.954 tonnellate, pari a + 6% vs. il 2015 e risulta in continuo aumento negli ultimi anni.
Il numero di Tir e Trailer transitati nel porto di Ancona ha registrato un andamento positivo nel 2016 con 141.744 movimentazioni, pari ad una crescita del 4% rispetto allo scorso anno. Il risultato si deve all’ottima performance della tratta albanese che, con 15.338 tir e trailer, ha più che raddoppiato il traffico dell’anno scorso. Positiva anche la movimentazione da/per la Croazia (9.933 mezzi, + 8%).
Per quanto riguarda, infine, il traffico container, si tratta di un segmento costantemente in crescita e con ottime prospettive di performance future: nel 2016 sono stati movimentati185.846 TEU, pari a + 4% vs. 2015 e oltre il quadruplo di quanto movimentato nel 2005 (42.500 Teu).
In merito ai passeggeri che sono transitati dal porto di Ancona, anche nel 2016 i transiti hanno superato il milione: 1.005.079, in linea con lo scorso anno. Leggermente in calo il traffico su traghetti con 950.178 passeggeri, pari a -2% vs. 2015. Molto positiva, ad ogni modo, la performance sulla direttrice albanese: 73.465 transiti, più del doppio di quanto realizzato nel 2015.
Una crescita significativa si registra anche nel traffico crocieristico con 54.901 passeggeri, pari a + 40% rispetto al 2015. In particolare, i crocieristi che hanno scelto Ancona come home port, sono stati 10.896 (+ 63%), mentre i crocieristi che sono transiti per lo scalo dorico sono stati 44.005 (+35%).
Quest’anno per la prima volta vengono presentati anche i dati degli altri porti che compongono l’Autorità di Sistema del Mare Adriatico centrale: il porto di Pesaro ha registrato 7.213 passeggeri sulla direttrice croata; lo scalo di Pescara ha visto transitare 3.930 passeggeri da/per la Croazia e ha movimentato 126.558 tonnellate di rinfuse liquide (benzina super e gasolio); lo scalo di Ortona nel 2016 ha movimentato complessivamente 1.019.041 tonnellate di merci, di cui 430.337 ton di rinfuse liquide e 438.014 ton di merci solide. I passeggeri in imbarco/sbarco per la Croazia sono stati 653.
“Un ulteriore anno positivo per il porto di Ancona – ha dichiarato il Presidente Giampieri – Una conferma che la strategia dell’Autorità di Sistema è sulla strada giusta per rendere competitivo lo scalo e consentire agli operatori di potersi proporre nel dinamico mercato internazionale della portualità e della logistica nel migliore dei modi”.
“I dati del traffico crociere rappresentano un primo importante successo che dimostra come l’impegno per adeguare le infrastrutture portuali alla domanda degli armatori abbia consentito di conseguire in breve tempo risultati molto convincenti. Analogamente, la costante crescita del traffico contenitori che accompagna il progressivo potenziamento delle infrastrutture portuali attesta il ritorno immediato degli investimenti realizzati dall’Autorità di Sistema non solo in termini di traffico ma anche di occupazione diretta e nell’indotto. Il lavoro era la stella polare delle strategie di sviluppo dell’Autorità portuale e rimane il principale obiettivo dell’azione dell’Autorità di Sistema. Da quest’anno l’Autorità di Sistema presenta i dati anche degli altri porti di competenza, ottenuti grazie alla collaborazione dei locali uffici delle Capitanerie di porto. L’entrata dei singoli scali nell’Autorità di Sistema rappresenta per il cluster portuale allargato una nuova importante opportunità di sviluppo derivante dalle indispensabili sinergie tra i diversi porti. È chiaro che c’è molto lavoro da fare, ma con il contributo di tutti i soggetti affrontiamo con ottimismo le sfide che ci attendono”.