Presso Confartigianato dal 14 Settembre al 9 Novembre durante le lezioni saranno forniti strumenti conoscitivi e strategie di gestione della persona con Alzheimer
ASCOLI PICENO – Nuovo step per il progetto a carattere sperimentale di assistenza domiciliare complessiva e integrata “Resto a casa”, rivolto a quindici famiglie con malati di Alzheimer, sostenuto dal Comune di Ascoli Piceno, assessorato Politiche sociali e sanità.
L’ obiettivo dell’iniziativa – proposta e coordinata dalla Cooperativa GEA di Macerata insieme alla Fondazione Carisap e una serie di importanti patrocini e collaborazioni, tra i quali l’ Asur distretto sanitario di Ascoli Piceno – è quello di migliorare le condizioni di vita dell’ammalato e della persona o delle persone che lo assistono, abbattendo l’isolamento che affligge le famiglie che vivono la dolorosa esperienza di questa patologia.
Dalle diverse domande di partecipazione inviate nei mesi scorsi tra quelle ritenute idonee, è stata poi effettuata una selezione che ha individuato le 15 famiglie che usufruiranno dell’assistenza. Nelle scorse settimane si è svolto il corso di formazione per i professionisti che costituiscono l’equipe multidisciplinare al servizio degli ammalati: è composta da OSS, infermieri, logopedisti, fisioterapisti, assistenti sociali, educatori, psicologi. Ad essi si aggiungerà un geriatra. Al termine del corso è stata presentata la cartella socio-assistenziale che verrà predisposta per ogni assistito e strumenti tecnologici per la rilevazione di parametri fisiologici online.
Il 14 Settembre, invece parallelamente con l’avvio dell’assistenza, ha avuto inizio presso la struttura della Confartigianato di Ascoli Piceno partner di GEA, il corso di 18 ore rivolto ai caregiver (familiari di riferimento, badanti, volontari) dei pazienti volto a dare strumenti conoscitivi e strategie di gestione della persona con Alzheimer. Le lezioni – rivolte ad un pubblico di una trentina di persone si terranno dal 14 Settembre al 9 Novembre p.v. e saranno tenute da medici, psicologi, logopedisti, fisioterapisti e infermieri.
“Il progetto “Resto a casa”- ricorda l’assessore alle Politiche sociali Donatella Ferretti, presente all’inaugurazione del corso – costituisce una efficace forma di supporto alla domiciliarità, rivolta sia all’ammalato di Alzheimer , sia e soprattutto ai familiari che hanno questo difficile lavoro di cura quotidiano. Grazie a tutti coloro che si stanno adoperando per la riuscita di questo progetto, condotto con rigore scientifico”