Smog, ecco i risultati del monitoraggio del Treno Verde sulla qualità dell’aria a Civitanova

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CIVITANOVA MARCHE – Il monitoraggio della qualità dell’aria nella città di Civitanova Marche (MC), con l’obiettivo di scattare una fotografia dell’inquinamento atmosferico presente nell’area monitorata, facendo particolare attenzione ai picchi di polveri sottili registrati.

È quanto realizzato dal Treno Verde, la campagna di Legambiente e del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare in questi giorni di sosta alla stazione di Civitanova. I risultati del monitoraggio scientifico della qualità dell’aria – realizzato grazie al progetto di Citizen Science di Legambiente Volontari per Natura – sono stati presentati questa mattina a bordo della quarta carrozza del convoglio ambientalista da Marco Ciarulli, responsabile scientifico di Legambiente Marche, Simone Nuglio, portavoce del Treno Verde, Fausto Del Rosso, direttore di Trenitalia Marche e Massimo Marcheggiani dirigente di Arpa Marche.

L’obiettivo di Legambiente è quello di valutare l’esposizione all’inquinamento atmosferico, spesso inconsapevole, a cui i cittadini sono sottoposti quotidianamente. Per questo, il 23 gennaio scorso è stato realizzato un monitoraggio in 5 punti “sensibili” della città adriatica, scelti in base alle segnalazioni dei cittadini e dei circoli di Legambiente. In questi punti sono state fatte misurazioni delle polveri sottili della durata di un’ora. Ogni giorno, infatti, i cittadini si devono muovere tra traffico, ingorghi, soste selvagge, esponendosi a una situazione ormai non più sostenibile.

I valori registrati di polveri sottili (Pm10) registrati a Civitanova variano tra 25,1 e 45,6 microgrammi/mc (come media oraria). I punti monitorati sono la rotonda nei pressi di Via Marone (media oraria di 42,7µg/mc), il liceo Da Vinci (media oraria di 25,1 µg/mc), piazza XX settembre (31,7 µg/mc), il lungomare vicino al parco pubblico (29,2 µg/mc) e Viale Vittorio Veneto (45,6 µg/mc).

Tutti i valori medi non destano preoccupazione, mentre bisognerebbe porre maggiore attenzione ad alcuni picchi registrati durante l’ora di monitoraggio in alcuni punti. Questi picchi, seppur di pochi minuti, incidono sulla salute e sulla qualità della vita delle persone che passeggiano, lavorano, circolano in queste zone congestionate dal traffico.

Il picco più elevato si è registrato presso la rotonda di Via Marone dove alle 11:59 si è raggiunto il valore di 155 µg/mc. Questa rotonda è molto trafficata perché si trova sulla strada statale 16 adriatica ed è anche una zona ricca di attività e pedoni. In Viale Vittorio Veneto, invece, il picco più elevato si è riscontrato alle 20:22 con 52 µg/mc, mentre in Piazza XX Settembre, il valore massimo registrato è stato alle 15:50 con 43 µg/mc. Nell’insieme, questi numeri sottolineano come, nell’arco della giornata, i cittadini possono respirare ripetutamente ed inconsapevolmente aria inquinata, anche se solamente per pochi minuti.

“Nonostante i dati su Civitanova Marche non siano particolarmente allarmanti, non possiamo permetterci di abbassare la guardia – ha dichiarato Francesca Pulcini, presidente di Legambiente Marche – e l’enorme partecipazione di ieri al Global Strike for Future ne è un chiaro segnale. È nostro dovere cambiare e migliorare la situazione per contrastare i mutamenti climatici in corso e andare verso un modello di mobilità diverso e innovativo. Chiediamo quindi alle Istituzioni e alle amministrazioni locali di avere più coraggio e di accompagnarci in questo importante cambiamento con maggiori investimenti sulla mobilità collettiva, a partire da quella per i pendolari, in particolare sull’intermodalità treno-bicicletta. Senza dimenticare la riqualificazione energetica degli edifici pubblici e privati, maggiori incentivi alle auto ibride e investimenti mirati ad un maggiore sviluppo degli spazi verdi urbani”.

“Con Volontari per Natura cerchiamo di sensibilizzare i cittadini, che sono i veri protagonisti delle nostre comunità – ha affermato nel corso della conferenza stampa Marco Ciarulli, responsabile scientifico di Legambiente Marche – il monitoraggio è utile anche per rafforzare il sodalizio tra cittadini e istituzioni. Teniamo molto a questa sinergia, perché ognuno deve fare di più, non possiamo accontentarci. Anche l’inquinamento atmosferico è direttamente responsabile del cambiamento climatico, e il cambiamento climatico è oggi”.

Legambiente anche quest’anno staziona sui binari della Penisola con il Treno Verde per sensibilizzare e fare informazione proprio sui temi della mobilità sostenibile e dei cambiamenti climatici, utilizzando, tra l’altro, anche i flash mob-ility per lanciare il messaggio “no allo smog!” tramite l’enorme striscione apparso in tutte le città toccate dal treno, come accaduto anche ieri in piazza XX Settembre a Civitanova, in occasione della mobilitazione mondiale Global Strike for Future.

Dopo la tappa marchigiana, il viaggio del Treno Verde prosegue verso Rimini. A bordo ci saranno come sempre le migliori esperienze italiane impegnate sul fronte della sostenibilità ambientale, come il consorzio Ecopneus, partner principale del Treno Verde; i partner sostenitori Enel X e Ricrea; i partner Bosch, Iterchimica, Montello, Valorizza (brand di Sma e Gemmlab); i partner tecnici Con.Tec, Ecoplus, 100% Campania – Formaperta e come le esperienze dei partner start up Lime e Movecoin. Media partner del tour del convoglio ambientalista sono la Nuova Ecologia e QualEnergia. Gli allestimenti delle carrozze sono stati curati, invece, dall’Accademia delle Arti e nuove tecnologie di Roma.