Il 31 marzo, presso il circolo Arci “Il Corto Maltese”, sarà presentato in anteprima il libro sul sisma del 2016/2017
FABRIANO – Domenica 31 marzo 2019, alle ore 19.00, presso il circolo Arci di Fabriano “Il Corto Maltese” si terrà la presentazione in anteprima di Dopo. Storie da un terremoto negato, il nuovo libro del giornalista Mario Di Vito nelle librerie da aprile per i tipi della casa editrice Poiesis con una prefazione della scrittrice Silvia Ballestra.
L’evento chiuderà il festival Terre Alt(r)e che, promosso da Terre in Moto Marche, nelle ultime settimane ha animato Fabriano con incontri, mostre e dibattiti sul postsisma. Alla presentazione, oltre all’autore, parteciperanno anche Antonio Di Giacomo (ideatore e curatore dell’osservatorio sul doposisma Lo stato delle cose) e la giornalista Federica Tourn.
A metà strada tra inchiesta, reportage e racconto personale, Dopo. ripercorre la storia e le storie dei paesi dell’Appennino distrutti dal terremoto e che lentamente stanno svanendo, fino a individuare le tracce di quella che viene ormai comunemente chiamata “strategia dell’abbandono». Il tutto attraverso gli occhi di un cronista – Di Vito ha seguito e segue le vicende del terremoto del 2016/2017 per il quotidiano “il Manifesto” – impegnato sul campo sin dalla notte della prima scossa, il 24 agosto del 2016.
«Ha senso raccontare ancora una volta questa storia? – si domanda Silvia Ballestra nella prefazione a Dopo. – Ha senso, sì. Soprattutto quando, come qui, lo fai con tutti i sentimenti, intesi anche come cura e impegno nel dopo. E quando lo fai anche con tutte le ragioni: prima fra tutte, quella della resistenza».
«Sembra che le scosse non finiscano mai. E invece a un certo punto la terra smette di tremare. Passano i giorni e non succede niente. Il terremoto indietreggia nella gerarchia delle notizie di giornali e telegiornali» scrive Mario Di Vito: «Le cose cambiano, arriva il dopo. La gente si abitua e la storia del terremoto scivola via, diventa uno dei tanti fatti di cui son pieni i rotocalchi dell’impero. Ogni tanto torna a farsi sentire una scossa. Perché solo il terremoto non si scorda mai dei terremotati. La notte dei sopravvissuti, cominciata il 24 agosto, non è mai finita. Ecco. Questo libro vuole rendere giustizia a una storia che è continuata anche quando i riflettori si sono spenti».
Non per caso, allora, tutti i diritti d’autore di Dopo. (pp. 102; 15 euro) saranno destinati a sostegno di iniziative volte a favorire la rinascita socioculturale dei paesi del cratere.
«Dopo. ci racconta la storia infinita di un terremoto negato. A cominciare dal suo dopo» osserva Antonio Di Giacomo nella sua postfazione al libro: «Un dopo che inizia sempre non appena la terra ha smesso di tremare e la polvere che ancora galleggia nell’aria impedisce di mettere a fuoco lo scenario e gli effetti della catastrofe. È questo l’incipit di un dopo del quale conosciamo solo l’inizio. La fine no. Non è nota, se non nella consapevolezza che nulla sarà mai più come prima. Neanche lì – a L’Aquila, per esempio – dove si è tentato di ricostruire tutto dov’era e com’era».
In distribuzione nelle librerie italiane da aprile, Dopo. è già scaricabile gratuitamente in versione Ebook e Epub nella sezione Scritture del portale www.lostatodellecose.com, che ne ha curato la prima edizione in formato digitale, in aggiunta al già corposo lavoro di studio e di ricerca sul fronte fotografico e audiovisivo. Nella sua edizione cartacea, allora, Dopo. è così il primo progetto editoriale curato dall’osservatorio permanente sul doposisma “Lo Stato delle Cose” insieme alla Poiesis editrice con una introduzione della scrittrice marchigiana Silvia Ballestra e una postfazione del giornalista Antonio Di Giacomo.