Macerata, Festa della Musica 2019: il programma

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Sabato prossimo presso la Terrazza dei Popoli – Giardini Diaz

MACERATA – Si celebra quest’anno il 25° anniversario della Festa della Musica, iniziativa ideata dal Ministero della Cultura francese il 21 giugno 1982 e diventato poi un vero e proprio fenomeno sociale diffuso in molti paesi del mondo.

Ogni anno, nei giorni della Festa, si tengono concerti gratuiti nel segno di alcuni tratti distintivi: valore del gesto musicale, spontaneità, disponibilità, curiosità, tutte le musiche appartengono alla festa, che da sempre valore a dilettanti e professionisti, un evento in cui ognuno si può esprimere liberamente.

Il programma della Festa della Musica di Macerata è stato presentato stamattina dal vice sindaco e assessore alla Cultura, Stefania Monteverde e dal presidente ARCI Marche e Macerata Massimiliano Bianchini. La Festa della Musica si svolgerà nell’ormai consueta location della Terrazza dei Popoli – Giardini Diaz.

Sabato 22 giugno, dalle ore 20, sul palco della Festa si alterneranno tre gruppi musicali, due provenienti dal territorio maceratese e uno di livello nazionale, The Reggae Circus di Adriano Bono, i Santuari e Lu Trainanà. Quest’anno la direzione artistica è stata affidata a Marco Meo del gruppo Lu Trainanà, musicista e Presidente di uno dei circolo Arci del territorio, presente alla conferenza stampa insieme a Lia Cingolani del Circolo Arci di Camerino e Sandro Santulli del gruppo Santuari.

“La musica a Macerata ci accompagna tutto l’anno e d’estate non c’è piazza o angolo della città senza musica. Il 21 giugno è la festa per mescolare tutti i generi musicali e raccontare il mondo plurale e aperto della musica, perché la Festa della Musica appartiene, prima di tutto, a coloro che la fanno.” – ha afferma l’assessore alla cultura Stefania Monteverde.

Il presidente Arci Massimiliano Bianchini ha sottolineato “il ruolo antesignano che la città di Macerata ha avuto nel promuovere e organizzare la festa della Musica, nata negli anni ’90 grazie all’ assessore Barbara Pojaghi e a Fabrizio Giustozzi dell’Arci.”

“A livello nazionale – ha aggiunto Bianchini – l’Arci con la Festa della Musica da un grande contributo e sostiene lo spettacolo dal vivo visti i grandi numeri di questa manifestazione: 15.000 spettacoli con 3 milioni di spettatori in tutta Italia .”

PROGRAMMA DELLA SERATA

THE REGGAE CIRCUS DI ADRIANO BONO

The Reggae Circus è il nome dello spettacolo itinerante ideato e diretto da Adriano Bono, ex-cantante di Radici Nel Cemento, dal Settembre 2009 impegnato in numerosi progetti da solista.

Il motore dello spettacolo è rappresentato dal live-act della resident band del Reggae Circus, la Torpedo Sound Machine, una formidabile macchina del suono che è in grado di sonorizzare ogni tipo di intervento artistico.

Così, tra nuove canzoni scritte ad hoc per lo show e vecchi classici del repertorio di Adriano Bono, il pubblico si ritrova improvvisamente ad ammirare il numero di uno sputafuoco sul palco, o un numero di giocoleria, clownerie di ogni genere, una banda marciante che irrompe nel cuore della pista in mezzo al pubblico, un numero di Burlesque o di Belly Dance, acrobazie sopra o sotto il palco e quant’altro, in un susseguirsi vorticoso di numeri musicali e di arte varia che lasciano gli spettatori con la bocca aperta per lo stupore e in continua fibrillazione.

Non dimenticando mai anche la vocazione sociale della musica Reggae le varie edizioni delle spettacolo vengono spesso dedicate a temi specifici, invitando ospiti e artisti legati al tema e adattando i numeri circensi dello spettacolo, per esempio inserendo in scaletta acrobazie sul monociclo per una edizione dedicata all’argomento “bicicletta”. Moltissimi i temi toccati, dall’antirazzismo all’ambientalismo, passando per la celebrazione del Circo senza animali e molte altre ancora.

Dal punto di vista circense, il gruppo non conosce limiti nel campo della sperimentazione, e non c’è disciplina artistica o performance che non possa essere ospitata e sonorizzata dal vivo nel cuore stesso degli spettacoli. Per non parlare della mania di portare sul palco spettatori presi in mezzo al pubblico o artisti locali appena conosciuti, all’insegna dell’improvisazione e del più folle situazionismo.

SANTUARI

Duo musicale, i cui componenti Sandro Santulli e Alessandro Funari provengono rispettivamente da Macerata e dalla Provincia di Fermo, che ha vinto l’edizione 2017 dell’Homeless Rock Fest. I Santuari sono una rock band italiana che propone una musica d’autore (che amano definire “poesia rock e combattente”) che nei testi affronta anche tematiche di forte impatto sociale.

LU TRAINANA’

“Lu Trainanà” è un progetto che punta alla riscoperta ed alla rivalutazione della tradizione musicale marchigiana, propria dell’ “epoca contadina”.

Il repertorio è, di conseguenza fortemente legato alla terra: le feste paesane, i tanti canti di questua(cantamaggio, pasquella, passione etc), serenate, ballate ma soprattutto gli immancabili stornelli a tempo di saltarello.

“Lu Trainanà” non è una vera e propria band, né tanto meno un complesso nel senso comune del termine, ma la somma (diversa nelle sue parti) di individualità, accomunate oltre che dalla passione per la musica, l’amore e l’appartenenza ad una regione ricca di cultura e tradizioni.

Il progetto del gruppo si può inquadrare come una vera e propria formazione tradizionale, che naturalmente ha cominciato a produrre musica.

Il loro metodo di ricerca è stato quello tradizionale della curiosità, ascoltando i nonni e frequentando, per il solo gusto di farlo, alcune vecchie feste, dove la memoria della società contadina ancora risuona, oltre che nella musica, nei proverbi, nelle battute e in una concezione della vita dove tutti hanno un ruolo e una caratteristica sociale definita ed accettata.

Il Concerto de “Lu Trainanà” è un salto nella tradizione più vera e reale, fatta di suoni primitivi e arcaici, ma ricchi di un fascino energico e “sanguigno”.

Una festa che sarà caratterizzata anche dalla solidarietà, con banchetti per la raccolta dei fondi in sostegno dei gruppi musicali e circoli dell’entroterra che hanno perso le loro sedi a causa del terremoto. Un aiuto a continuare a fare musica per tanti giovani di talento. L’ingresso ai concerti è gratuito.