Macerata, Le Baccanti di Euripide: rivisitazione di Emma Dante

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Al Teatro Lauro Rossi il 5 e il 6 novembre lo spettacolo realizzato dalla Dante in collaborazione con i giovani allievi dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico

MACERATA – Martedì 5 e mercoledì 6 novembre prosegue la stagione del Teatro Lauro Rossi di Macerata promossa dall’assessorato alla Cultura del Comune con l’AMAT e realizzata con il contributo della Regione Marche e del MiBACT.
In scena una preziosa regia di Emma Dante – indiscussa protagonista del teatro italiano di questi anni -, che torna a Macerata dopo il successo di Macbeth a Macerata Opera Festival 2019, con Studio da Le Baccanti di Euripide, spettacolo realizzato in collaborazione con i giovani allievi dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico che mostra tutto lo splendore di una delle più grandi opere teatrali di tutti i tempi da cui attinge gran parte della nostra cultura, dalla religione alla letteratura.

“E’ uno spettacolo potente per l’energia dei ragazzi che iniziano la loro carriera, uno spettacolo furioso.” Sono le parole della regista Emma Dante riferite allo studio “Le Baccanti” pronunciate l’estate scorsa nel corso di un incontro organizzato dal Macerata Opera Festival con i registi delle tre opere in cartellone della stagione lirica, tra cui “Macbeth” firmato proprio dall’artista siciliana.

“Macerata – aveva affermato nell’occasione l’assessore alla Cultura Stefania Monteverde introducendo l’intervento della regista – ha iniziato un percorso con Emma Dante presentando due anni fa ‘Le sorelle Macaluso’ e ha voluto proseguirlo portando ‘Le Baccanti’. C’è un incontro quindi della città con un discorso di una ricerca, di una produzione, quindi non una regia che arriva all’improvviso. Generalmente cerchiamo di non presentare mai gli stessi registi perché il pubblico vuole sperimentare, conoscere altri linguaggi ma quando è arrivata la proposta dell’Amat dello spettacolo di Emma Dante ho visto proprio la coerenza e ho scelto di portarlo al Lauro Rossi.”

Le Baccanti – era intervenuta la Dante che già altre volte ha lavorato nel nostro territorio – più che uno spettacolo di prosa è uno studio, che il direttore dell’Amat, Gilberto Santini , ha avuto modo di vedere a Roma e di cui si è innamorato. Si tratta di una rivisitazione de ‘Le Baccanti’ legata al coro delle furie, uno spettacolo cantato e danzato su musiche di Serena Ganci che è una mia collaboratrice palermitana. Uno spettacolo molto potente per la forza che i giovani protagonisti trasmettono e sono sicura che questo luogo , Macerata, può accoglierli bene perché qui c’è tanta energia”.

Con lo spettacolo torna anche Gente di teatro, serie di interessanti e seguiti appuntamenti per tutti coloro che amano il teatro e vogliono superare quella che Garboli definiva la “gioia effimera di una sera” per approfondire la conoscenza dialogando con le stesse compagnie in scena al Lauro Rossi. In questa occasione l’incontro si svolgerà mercoledì 6 novembre alle ore 18 presso l’ex Enoteca in corso della Repubblica.

Emma Dante è tornata in Accademia – dove si era diplomata attrice – per dare vita con i giovani allievi a un lavoro bellissimo su Le Baccanti di Euripide nella traduzione di Edoardo Sanguineti, una delle più grandi opere teatrali di tutti i tempi da cui attinge gran parte della nostra cultura, dalla religione alla letteratura. Un compito non semplice che Emma Dante ha affrontato coraggiosamente con l’obiettivo principale di guidare gli allievi alla comprensione di un testo lontano e terribile incarnandolo nei loro corpi e nelle loro voci. Ne è scaturito un lavoro potente e intenso in cui la fisicità e il ritmo dei giovanissimi protagonisti, mai banali o eccessivi, ognuno con una specifica identità espressiva, unici nel loro essere acerbi e veri, recano il marchio deciso e autorevole della regista siciliana: il suo ormai celebre lavoro sul coro e sulla schiera, la sua straordinaria capacità di far muovere i corpi in scena, lo spazio severamente tagliato dai riflettori, i colori che esplodono e narrano, le floride intuizioni registiche che riescono a condensare nella manipolazione di un oggetto il senso simbolico di un’azione chiave.

In scena ci sono: Salvatore Cannova, Viola Carinci, Marco Celli, Irene Ciani, Gabriele Cicirello, Jessica Cortini, Eugenia Faustini, Angelo Galdi, Alice Generali, Domenico Luca, Elisa Novembrini, Paolo Marconi, Michele Ragno, Naike Anna Silipo e con le allieve del III°Anno Anna Bisciari, Adele Cammarata, Ilaria Martinelli. Assistente alla regia è Federico Gagliardi, le scene sono di Carmine Maringola, i movimenti scenici a cura di Sandro Maria Campagna, le musiche e gli arrangiamenti corali di Serena Ganci e le luci di Cristian Zucaro. Lo spettacolo è prodotto da Argot Produzioni e Compagnia dell’Accademia – Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” in collaborazione con AMAT nell’ambito del progetto Marche in vita. Lo spettacolo dal vivo per la rinascita dal sisma.