20esima edizione (29 settembre – 6 ottobre a Monte San Giusto) del Clown&Clown Festival che promuove l’importanza sociale e terapeutica della risata con spettacoli, workshop, mostre, conferenze, grandi animazioni e tanti ospiti
MONTE SAN GIUSTO (MC) – Dal 29 settembre al 6 ottobre 2024 si svolgerà a Monte San Giusto la 20esima edizione del Clown&Clown Festival, che unisce Clown-Artisti e Clown-Dottori, con un programma incentrato sul tema della “Meraviglia”.
Nel borgo marchigiano soprannominato “La città del Sorriso” spettacoli di clownerie, circo contemporaneo e teatro di strada, stupefacenti e colorati grandi eventi di piazza, concerti, workshop, conferenze, iniziative per le scuole e tante altre proposte incentrate sul valore universale, comunicativo e terapeutico della risata.
Sul tema dell’edizione sono in programma due eventi speciali, pensati appositamente per il festival, un workshop condotto da Hilary Chaplain e uno da Paolo Ruffini e Pietro Morello, operatore umanitario, artista e creator che ha scelto di dedicare la sua vita alla cura e al sostegno di bambini in difficoltà.
Tra gli artisti, oltre ad Hilary Chaplain, il duo di clown belga-austriaco composto da Colette Gomette e Anna de Lirium, il duo elvetico-statunitense Full House, la Compagnia dei Folli e il Circo Madera.
Paolo Ruffini e Pietro Morello parteciperanno anche al grande evento finale ricco di artisti e di sorprese, durante il quale l’operatore umanitario riceverà il Premio Clown nel Cuore 2024 tra un mare di palloncini colorati che rimbalzeranno sopra la piazza gremita di persone.
Come sempre, il borgo sarà invaso da decine di associazioni di clown-terapia provenienti da tutta Italia e dall’estero, impegnate in incontri di formazione e workshop, alcuni dei quali aperti a chiunque sia interessato a questi temi e ad avvicinarsi a queste pratiche.
Verrà conferita la cittadinanza onoraria a Michael Christensen, l’inventore della clown-terapia.
Durante il festival, anche solo passeggiare per i vicoli della Città del Sorriso diventa un’esperienza unica, con il paese trasformato da una straordinaria opera di arredo urbano realizzata con la partecipazione attiva di cittadini e volontari, che incarnano lo spirito autentico del Festival. Centinaia di decorazioni, grandi e piccole, adornano case, strade e negozi trasformando il borgo in un luogo incantato, tra i quali primeggia il gigantesco naso rosso montato sul campanile della chiesa principale.