Mercoledì prossimo appuntamento con l’Orchestra Filarmonica marchigiana, nell’ambito della centesima stagione della stagione degli Amici della Musica. A patrocinare l’evento la Comunità Ebraica di Ancona e l’ANPI
ANCONA – Con il patrocinio della Comunità Ebraica di Ancona e dell’A.N.P.I., e per la prima volta in collaborazione con la FORM – Orchestra Regionale delle Marche, mercoledì 26 gennaio alle ore 20 al Teatro delle Muse, si aprirà la seconda parte della Centesima Stagione della Società Amici della Musica “G. Michelli con un appuntamento ormai ricorrente da molti anni: la celebrazione del Giorno della Memoria.
Il concerto prevede una commissione d’opera Società Amici della Musica “G. Michelli” e FORM – Fondazione Orchestra Regionale delle Marche in prima esecuzione assoluta, e l’esecuzione della Sinfonia n. 5 in Si bemolle maggiore D 485, di Franz Schubert.
Il brano originale è un melologo per quattro voci recitanti femminili e orchestra, commissione d’opera al compositore Luigi Sammarchi, ideazione e adattamento di Guido Barbieri, tratto dal romanzo “Vita e destino” di Vassilij Grossman, e precisamente dalla lunga lettera di una madre rinchiusa nel ghetto di Mosca, al figlio.
Il lavoro è interpretato dalle allieve della Scuola di Teatro Galante Garrone di Bologna, con l’Orchestra Filarmonica Marchigiana diretta da Jacopo Rivani.
Il racconto del testo tratto dal romanzo di Grossman nella presentazione di Guido Barbieri: “Una madre, rinchiusa nel ghetto ebreo di Mosca, racconta al figlio Viktor, in una lettera fluviale e trepidante, gli orrori della occupazione nazista. La segregazione, gli stenti, la fame, le malattie, le violenze quotidiane. Ma descrive anche, insieme al senso di solidarietà che unisce tra loro i deportati, i conflitti, le rivalità che scoppiano all’interno della comunità. Un diario quotidiano meticoloso ed esatto che si conclude con un congedo straziante che la madre, destinata inevitabilmente ai campi di sterminio, consegna al figlio lontano. La “lettera a Viktor” è il cuore pulsante di uno dei capolavori della letteratura della Shoah: Vita e destino, grandioso romanzo epico scritto all’inizio degli anni Ottanta dallo scrittore sovietico Vasilij Grossmann, che racconta la storia della famiglia Šapošnikov, stretta tra l’occupazione nazista e l’avvento del regime staliniano. Questo testo di grande tensione è l’asse centrale di un lavoro pensato per la Giornata della Memoria del 2022. La lettera della madre viene detta, narrata, “cantata” da un quartetto di voci recitanti femminili che interpretano, a parti condivise, il personaggio della madre. Alla polifonia verbale delle quattro voci si intarsia il suono dell’orchestra per dare vita ad un melologo “corale” di forte impatto drammatico”. La durata del brano è di circa venticinque minuti.
Biglietti in vendita alla biglietteria del Teatro delle Muse: 5 euro ridotti extra, 13,50 ridotti, 22 euro interi.
Info: www.amicimusica.an.it