Al Teatro Sperimentale nel pomeriggio il laboratorio di Embodyphilosophy con Simona Lisi.La sera l’incontro con la pensatrice Carla Canullo
ANCONA – Si conclude con un doppio appuntamento la serie di incontri al Teatro Sperimentale lunedì 6 maggio. Il primo si svolgerà al pomeriggio dalle ore 17.30 alle ore 19.30 ed è l’incontro di “embodyphilosophy” tenuto da Simona Lisi, danzatrice, autrice e ricercatrice, che da alcuni anni sperimenta il nesso tra di filosofia e movimento con particolare riguardo al rapporto tra l’origine della conoscenza e la formazione della corporeità; per questa lezione dal titolo “Origine e scopo” in cui la danzatrice e filosofa condurrà un excursus pratico e teorico a partire dall’esperienza corporea della spinta alla verticalità, è necessaria la prenotazione, i posti sono limitati (alla mail parolefilosofia@gmail.com).
Il secondo appuntamento, nell’ambito della rassegna Le parole della Filosofia- Gli incontri con i Filosofi- si terrà la sera alle ore 21.00: programmata era la presenza della professoressa Francesca Brezzi dell’Università di Roma Tre” che per, per motivi di salute, non potrà essere presente e che sarà sostituita da un’altra docente di filosofia: Carla Canullo , Università di Macerata, nota -tra l’altro- per i suoi studi sul “dono”.
E’, questo, difatti, il tema con cui si conclude la riflessione sul “senso della vita” da parte dei quattro filosofi protagonisti della edizione 2019, che hanno richiamato un vasto pubblico. Vito Mancuso, Ivano Dionigi e Sergio Givone hanno collegato il tema della rassegna di quest’anno rispettivamente al pensiero, al dialogo e alla religione, sviluppando una sollecitante ricerca di senso che ha permesso di misurarsi con la modernità non meno che con la classicità e la postmodernità, alla ricerca di un “nuovo umanesimo”, frutto di un “pensiero di confine” o di un “pensiero lungo” o di un “pensiero tragico”; in ogni caso rendendo di tutta evidenza la necessità di non sottrarsi all’interrogativo “Ha senso la vita?”
Che questo senso sia da “scoprire”, ovvero da “attribuire”, diventa secondario rispetto all’esigenza di informare e formare la propria vita a un senso esistenziale che si misura con i problemi fondamentali della vita, non limitandosi a spiegarne “come” avvengano, ma chiedendosi piuttosto “perché” avvengano.
“Categorie come quelle di “vocazione” e di “responsabilità” – sottolinea il prof. Giancarlo Galeazzi- presidente onorario SFI sezione di Ancona, ideatore e curatore del Festival- danno da pensare, e già porre l’interrogativo dà sapore all’esistenza, come in particolare evidenzia il tema del dono su cui rifletterà la prof. Canullo, rifacendosi ad alcuni pensatori francesi che al tema hanno dedicato specifica e originale attenzione”.
La conversazione del 6 maggio e non mancherà di sollecitare il pubblico de “Le parole della filosofia” che da ventitré anni apprezza la formula che consiste nell’affrontare un tema attraverso l’analisi di alcune parole-chiave in compagnia di un pensatore, il cui compito è quello di aprire la mente alla complessità delle questioni disputate.
Proprio questo libero e plurale esercizio pubblico del pensiero ha decretato la fortuna della rassegna sostenuta da sempre dall’assessorato alla cultura del Comune di Ancona, e organizzata e promossa dall’Associazione culturale Ventottozerosei, la comunicazione visiva è diretta da Lirici Greci design consultancy. L’ingresso è libero. Info: 071.222.5025.
Tra i due appuntamenti sarà possibile dalle 19.00, nel foyer del Teatro Sperimentale, gustare un ottimo aperitivo a cura del Caffè del Teatro (5 euro)
Il Bookshop è curato dalla Libreria Fogola.