Ancona, GdF e Ufficio dogane sequestrano diecimila mascherine

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Non riportavano indicazioni d’origine e avevano un confezionamento con riferimento ad un rivenditore italiano, ma provenivano dall’Albania

ANCONA –  La Guardia di Finanza e l‘Ufficio dogane hanno sequestrato al porto di Ancona diecimila mascherine filtranti in stoffa sequestrate in quanto non riportavano indicazioni d’origine e avevano un confezionamento completamente in lingua italiana con riferimento ad un rivenditore italiano, ma provenivano dall’Albania. É stata proprio la falsa indicazione della provenienza a far scattare il sequestro amministrativo della merce.

Come riporta l’Ansa, tali circostanze potevano infatti trarre in inganno il consumatore finale circa il reale luogo di fabbricazione delle mascherine con conseguente violazione dell’art. 4, comma 49 della l. 350/2003 che prevede una sanzione pecuniaria da 10mila e 250mila euro. Il destinatario della merce è stato segnalato alla competente Camera di Commercio.

L’attività s’inserisce nell’ambito delle operazioni condotte ogni giorno dalla Guardia di Finanza e dall’Agenzia Dogane Monopoli a tutela della correttezza del mercato, per il rispetto della concorrenza leale e per la sicurezza dei prodotti a salvaguardia della salute dei cittadini.