Ieri, nella sede municipale, il primo incontro conoscitivo indetto dall’ assessore Manuela Caucci
ANCONA – Hanno risposto all’unanimità, ieri pomeriggio, le associazioni anconetane impegnate nella promozione dei diritti, dell’inclusione e della qualità della vita delle persone con disabilità, invitate dall’ assessore alle Politiche sociali Manuela Caucci a un incontro conoscitivo nella sede municipale.
Una prima uscita per l’assessore, affiancata dalle colleghe Antonella Andreoli -Politiche educative- e Orlanda Latini -Famiglia, Terzo settore, tutela dei consumatori e tutela degli animali, durante la quale le associazioni sono state rassicurate dell’intenzione dell’Amministrazione di mantenere e anzi implementare la collaborazione già in essere con buona parte delle circa quaranta realtà presenti sul territorio. Associazioni, molte di lungo corso, altre di recente istituzione, che coprono molteplici ambiti del settore, da quello assistenziale, alla gestione di strutture residenziali e centri diurni; alla tutela dei diritti; alla formazione di ragazzi con disabilità e di operatori professionali; all’ inserimento in tirocini e attività lavorative guidate, ad esempio attività di pasticceria e catering o servizi per il verde; a progetti teatrali, musicali, di arteterapia e altre specificità ; alla gestione del tempo libero; al trasporto sanitario; all’attività di sostegno nelle scuole, a partire dai nidi e altro ancora. Impegnate con anziani, fino alle disabilità più gravi, così come con bambini, ragazzi e giovani adulti e con forme di disagio e disabilità di diverso tipo, dalle patologie neuromuscolari, a patologie psichiatriche fino allo spettro autistico e ai disturbi dell’attenzione, non hanno nascosto le difficoltà principalmente di tipo finanziario in cui versano ma anche di certa stanchezza fisiologica di comprensibile natura generazionale (per coloro che sono volontari da decenni, spesso genitori di ragazzi oggi adulti con disabilità) e del bisogno di ricambio, di forze nuove.
Particolarmente accorato l’appello della associazione Villa Bellini, privata da anni, per problemi di staticità, dell’edificio che ospitava disabili non autosufficienti; della associazione Casa Rossa, inagibile dopo il terremoto (struttura psichiatrica che dipende dall’Azienda sanitaria ) e del “Dopo di noi” – una preoccupazione che affligge molte famiglie.
I tre assessori hanno dato piena disponibilità a sostenere le associazioni, le loro esigenze e i progetti in essere rafforzando la rete e contribuendo a promuovere nuove sinergie, che possono scaturire anche da incontri periodici come quello di ieri.