La III edizione , presso La Mole Vanvitelliana ,avrà per tema L’origine della vita
ANCONA – Giunto alla sua terza edizione, KUM!, il festival che ha la direzione scientifica dello psicoanalista Massimo Recalcati, torna alla Mole Vanvitelliana di Ancona da venerdì 18 a domenica 20 ottobre. È organizzato dal Comune di Ancona e dal Fondo Mole Vanvitelliana, con il sostegno della Regione Marche e della Fondazione Cariverona, con le attività sul territorio a cura di Jonas Onlus, e il coordinamento scientifico del filosofo Federico Leoni .
KUM! è la parola che Dio rivolge a Giona e Gesù a Lazzaro: Alzati! In questa parola antica è riassunto il senso generale di ogni pratica di Cura: il rinnovamento della vita laddove la vita sembra morta, finita.
E da questa parola prende avvio la riflessione del festival, che le affianca il sottotitolo Curare, Educare, Governare, i tre mestieri impossibili secondo Freud, ampliando il campo dell’analisi della Cura a tutte le sue pratiche, cliniche e non.
La settecentesca Mole Vanvitelliana – isola artificiale a forma di pentagono, situata nel porto di Ancona – è la casa ideale per la manifestazione: nata originariamente come lazzaretto, è emblema della Cura e diviene quindi un luogo di dialogo aperto non solo a specialisti della clinica – psicoanalisti, psichiatri, medici – ma anche a filosofi, antropologi, scrittori e poeti, teologi e biologi che, con uno sguardo trasversale e pluriprospettico, si confrontano sul tema del 2019: l’origine della vita.
«L’origine della vita – affermano Massimo Recalcati e Federico Leoni – è anzitutto il tema della nascita. Nascita di una vita, nascita di un figlio dall’incontro enigmatico del sesso e dall’incanto dell’amore. L’origine della vita è anche l’emergere della vita umana dalla sterminata preistoria della vita animale. Infine l’origine della vita è la comparsa della vita sul pianeta Terra, il suo lento sollevarsi dall’inorganico e il suo graduale organizzarsi in forme via via più complesse e differenziate; ed è l’origine della Terra e la formazione dell’universo: dello spazio e del tempo, della materia e dell’energia.
Grande tema scientifico e antropologico, inesauribile domanda teologica, antica questione filosofica che la contemporaneità eredita e trasforma profondamente, l’origine della vita è il campo vastissimo e intimamente consonante che KUM! esplorerà in questa sua terza edizione».
IL PROGRAMMA
In calendario, nelle tre giornate di festival, 46 incontri con 62 ospiti, divisi in sezioni: 6 Lectio con grandi personalità della psicoanalisi, della filosofia e dell’antropologia; 10 Dialoghi e 5 Conversazioni per confrontare idee e punti di vista; 5 Ritratti di importanti figure del pensiero occidentale; 4 Letture dei classici della letteratura; 3 appuntamenti per conoscere specialisti e pratiche della Cura con Lo sguardo di Ippocrate; 2 Visioni, su psicoanalisi e televisione; i temi cardine della psicoanalisi accompagnati da una bevanda con 3 incontri per Psicologia da The e 3 per Aperipsì; 5 Eventi Speciali.
L’arte di prendersi cura di sé e dell’ambiente. Se ne parlerà a KUM! Festival 2019 (La Mole, Ancona 18-20 ottobre)
La salvaguardia del pianeta Terra è espressione del concetto di Cura, che è l’essenza del festival.
Domenica 20 ottobre, nell’incontro Siamo fatti di Terra. Quando la salute del Pianeta e delle persone sono una cosa sola, in collaborazione con Alce Nero, Stefano Mancuso, direttore del Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale, e lo scrittore Daniel Lumera parleranno della necessità di ritornare a vivere in armonia con la Terra che ci ospita, prendendosi cura contemporaneamente dell’ambiente esterno e di quello interno: della mente, del corpo, delle emozioni. Assieme a loro sul palco l’esperto di sostenibilità ambientale Tommaso Perrone.
Stefano Mancuso sarà anche tra i protagonisti della sezione Letture: sabato 19 ottobre racconterà le intuizioni dell’opera “Ascoltare gli alberi” di Henry David Thoreau, dedicata alla comprensione della vita degli alberi e alla loro capacità di percezione.