Alfonsina era una ciclista, la prima donna a competere in gare maschili come il Giro di Lombardia e il Giro d’Italia (1924), ritenuta tra le pioniere della parificazione tra sport maschile e femminile, tenace e determinata.
Lo spettacolo raccoglie questa preziosa eredità e la trasforma in giochi di luci e ombre, pathos e ironia, leggerezza e rabbia, in un coinvolgente processo di riflessione e trasformazione. Uno spettacolo dunque ispirato alla vita di una atleta tenace e determinata considerata tra le pioniere della parificazione tra sport maschile e femminile, emblema delle donne che hanno combattuto e combattono per ciò in cui credono.
La pièce teatrale racconta dunque il mito di Alfonsina, con due sole interpreti, le cui ombre vengono proiettate sulle pareti con l’uso di luci nude, partendo dalla sua infanzia, passando per la vittoria della Maglia Rosa, fino ai suoi ultimi giorni, evocando le tappe salienti di una vicenda straordinaria.
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