Con il suo modo di fare teatro e la sua grande capacità di trasmettere, Celestini propone da anni spettacoli di facile accessibilità e di straordinaria profondità, raccontando storie di lavoro, di guerra, emigrazione e follia.
I suoi scritti e le sue rappresentazioni sceniche nascono sempre da un lavoro di raccolta di materiale lungo e approfondito, da indagini condotte attraverso interviste e laboratori. Ascanio canta storie di vissuto di ogni giorno, alternando la canzone del ladro che ruba nella casa del ladro alla storia dei lavoratori precari, per poi passare dai caduti di Nassyria a Nicola Calipari e infine ai poveri partigiani che ritirano la pensione alla posta.
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