Oltre alle varietà vitivinicole più diffuse (Montepulciano, Sangiovese, Pecorino e Passerina), il Piceno ha recentemente riscoperto un vitigno locale appartenente alla famiglia delle Grenache, localmente conosciuto con il nome di Bordò, che sta dando vita a dei vini straordinari.
Grenaches du Monde è una rassegna itinerante, ospitata annualmente dalle regioni che allevano il nobile vitigno del Grenache. A seguito della fase di selezione, che avviene tradizionalmente nel mese di aprile presso il Consiglio Interprofessionale dei Vini del Roussillon, i campioni di vino scelti vengono inviati per la valutazione alle commissioni di assaggio nelle 4 capitali del mondo della Grenache tra cui Ascoli Piceno nelle Marche.
Dal 31 maggio al 2 giugno, presso il Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno, si sono sfidati i circa 300 esemplari di vini selezionati a base di Grenache (rossi, rosati e spumantizzati) provenienti da Francia, Spagna, Italia, Africa del Sud, Australia, Canada, Repubblica di Macedonia, Libano e Grecia.
I 27 master of wine, che compongono la commissione di valutazione (sommelier, cantinieri, enologi, giornalisti e critici internazionali del settore enologico) sono arrivati il 31 maggio ad Ascoli Piceno per dare avvio ai lavori.
In questa occasione, con l’apporto del progetto di destinazione turistica Mete Picene, è stata predisposto un tour culturale della città di Ascoli Piceno e una cena a base di prodotti a km 0 in abbinamento alle bottiglie di Grenache locale; presente alla cena anche un’altra eccellenza del territorio marchigiano: il Consorzio di tutela dell’Oliva Ascolana DOP.
La degustazione tecnica ha preso il via nella mattinata del 1° giugno presso il Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno a cui è seguito, nel pomeriggio, il workshop “Riscoperta della Grenache Picena – La strategia di sviluppo” organizzato da Linfa, l’azienda speciale della Camera di Commercio di Ascoli Piceno.
Con l’obiettivo di definire i perimetri dell’identità della Grenache Picena, la tavola rotonda moderata dal giornalista Maurizio Valeriani, ha coinvolto esperti del settore agronomico ed enologico tra cui Silvio Salvi (Responsabile Ufficio d’area Di Ancona – ICQRF Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità della repressione frodi dei prodotti Agroalimentari), Roberto Luciani (Dirigente Servizio Agricoltura Regione Marche), Giuseppe Camilli (Agronomo Assam Marche) e i responsabili internazionali del concorso Frédéric Galtier, Assina Berta-Alliche ed Eric Aracil. L’iniziativa, promossa dalla cooperativa Tu.Ris.Marche come portavoce del gruppo di 9 Aziende Vitivinicole delle Marche del Sud ( Azienda Agricola Le Caniette Azienda Agricola Pantaleone, Azienda Agricola Walter Mattoni, Azienda Agricola Poderi San Lazzaro, Azienda Agricola Clara Marcelli, Azienda Agricola Oasi degli Angeli, Azienda Agricola Dianetti, Azienda Agricola Cameli Irene, Azienda Agricola Allevi Maria Letizia), si è avvalso del patrocinio della Regione Marche, del Comune di Ascoli Piceno, di CNA Ascoli Piceno, la compartecipazione di Linfa – Azienda Speciale Camera di Commercio delle Marche, della Camera di Commercio delle Marche e di Ascoli Reti e Gas, in collaborazione con Bim Tronto e Mete Picene.
I 30 membri delle commissioni hanno visitato il borgo di Offida e i suoi luoghi di maggior interesse con una tappa speciale presso la sede dell’Associazione “Il merletto di Offida”. E’ seguita la visita in cantina e una degustazione dei formaggi locali dell’Azienda “Il Gigante”, delle confetture dell’agriturismo “La Campana” e dei prodotti a base di anice verde di Castignano dell’azienda “Terre dei Calanchi Piceni” con la partecipazione dell’associazione “Anice verde di Castignano”. Le serate si sono chiuse con un viaggio sensoriale dello chef Gianmarco Di Girolami attraverso i prodotti tipici del Piceno. Gli stessi sono stati esaltati anche dal pranzo gourmet a cura dell’Attico sul Mare che si è tenuto lo scorso 2 giugno. Si è chiuso in bellezza con la visita alla cantina Le Caniette di Ripatransone e la degustazione di olii monovarietali di tenera ascolana dell’Oleificio Silvestri Rosina e della crema di fave “La Favalanciata”. In questo modo i giornalisti e critici enologici hanno avuto la possibilità di conoscere i piccoli produttori locali di Mete Picene e scoprire le tradizioni enogastronomiche e artigianali dei nostri luoghi del cuore.
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