Il sindaco di Ascoli: “Marche e Piceno poco interessati dal Decreto Semplificazioni, tre emendamenti per le nostre infrastrutture”
ASCOLI PICENO – Il sindaco di Ascoli Piceno, Marco Fioravanti scrive al Premier Conte, al ministro De Micheli e ai parlamentari del territorio per tre emendamenti da inserire nel Decreto Semplificazioni:
«Nella bozza del Decreto Semplificazioni, approvato “salvo intese” dal Governo e che prevede lo sblocco di alcune opere pubbliche ritenute strategiche per il rilancio infrastrutturale del nostro Paese, con grande dispiacere sono a constatare come il territorio Piceno – e più in generale la regione Marche – siano solo marginalmente interessati a tale misure di sostegno. Una decisione che reputo paradossale, considerando come il territorio marchigiano e il Piceno da anni stiano affrontando un grave isolamento infrastrutturale. Una mancanza di attenzione evidenziata non solo dagli amministratori locali, primi referenti dei disagi rilevati dai cittadini, ma anche da attività, esercenti commerciali e da quanti quotidianamente devono far fronte a conseguenti problemi di natura economica. Per tali ragioni, onde evitare che il Piceno e le Marche restino ancora una volta “infrastrutturalmente” ed economicamente penalizzate, ho voluto sollecitare l’attenzione del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, del Ministro delle infrastrutture Paola De Micheli e dei parlamentari del territorio sen. Giorgio Fede, on. Roberto Cataldi, on. Giorgia Latini e on. Rachele Silvestri, su tre emendamenti finalizzati a un concreto rilancio e sostegno di tali aree.
In primis quello dell’arretramento dell’autostrada a 14: visti i tanti disagi e le lunghe code chilometriche nel tratto che insiste nei territori dell’Ascolano e del Fermano, l’arretramento dell’asse autostradale permetterebbe la realizzazione della terza corsia anche nel tratto Piceno, favorendo una mobilità su strada oggi fortemente penalizzata e consentendo una rivoluzione economica e di vivibilità di tali territori.
In seconda istanza, la realizzazione dell’asse ferroviario Ascoli Piceno-Roma. La cosiddetta “Ferrovia dei Due Mari”, progetto da anni in cantiere, permetterebbe di far uscire dall’isolamento l’area sud delle Marche e le zone dell’entroterra. Poiché nel Decreto Semplificazioni la rete ferroviaria “Pescara-Roma” rientra all’interno delle opere strategiche, credo che anche la Ferrovia dei Due Mari debba essere presa in considerazione per mettere in collegamento la costa Adriatica a quella del Tirreno: un intervento che rappresenterebbe l’unica reale alternativa alla Strada Salaria come arteria di mobilità da e verso la Capitale. A tal proposito, credo sia necessario implementare una o più fermate ferroviarie ad alta velocità presso la stazione di San Benedetto del Tronto.
Ultimo, ma non per importanza, il completamento infrastrutturale della Strada Statale 4 Salaria. I fondi previsti dal Decreto per la progettazione della variante del tratto tra Arquata del Tronto e Acquasanta Terme sono un sostegno necessario per dare il via alla lunga opera di rivitalizzazione di un’area dell’entroterra gravemente danneggiata dal sisma, ma tali misure non sono ancora sufficienti a risolvere i tanti problemi della strada che collega il Piceno, e i territori dell’entroterra danneggiati dal sisma, a Roma.
Spero che queste proposte infrastrutturali, urgenti e fondamentali per favorire il rilancio di un territorio da anni in isolamento, possano avere l’attenzione che meritano da parte del Governo».