In buona forma, abbastanza lucido, attivo ed un tantino autoritario, Guido ha festeggiato il giorno 1 febbraio 2019 il suo 96esimo compleanno.
Nato e cresciuto nel centro storico di Ascoli Piceno, ha fatto una vita tranquilla e spensierata fino alla chiamata alle armi.
Durante il periodo bellico ha partecipato alla Campagna di Guerra 1943 in territorio ex Jugoslavia ed alla Campagna di guerra del 1945 svoltasi in territorio nazionale (Guerra di Liberazione).
“A 17 anni nel 1940 feci domanda per prestare servizio in ospedale; la mattina dopo il portiere dell’Ospedale Civile venne a citofonarmi a casa perché ero stato convocato dalla Superiora che quando mi vide disse rivolgendosi al portiere ” Che mettiamo anche lì frichì a lavorare?” poi disse al portiere di portarmi nel guardaroba e di iniziare a sistemare e pulire una grande vetrata; dopo una settimana fui chiamato dal Direttore dell’Ospedale ” Antonelli sei un bel ragazzo vuoi fare un gradino in rispetto a ciò che stai facendo? Io ero giovane e volenteroso cosi dissi subito di si e mi misero un camice bianco abbottonato dietro più lungo di me e mi portarono in reparto dall’infermiere capo e da una Suora piccolina piccolina, ma brava che piano piano iniziò a insegnarmi il mestiere e iniziai a dare a mangiare agli ammalati, a cambiarli e visto che lavoravo bene la Suora piccoletta piccoletta mi mandò dalla Superiora per fare il corso da infermiere. Iniziai a fare i turni da 12 ore: si lavorava tanto e nei turni di notte il freddo “ti si mangiava”. Mi chiamarono alle alle armi il 12 settembre 1942 per il Distretto Militare di Ascoli Piceno e dopo la visita a Senigallia risultai idoneo al servizio militare così fui affidato al 119° Reggimento fanteria di Brigata “Emilia” il 25 settembre 1942. Poi fui arruolato per la seconda Guerra Mondiale; Conobbi il Dott.Amadio Giovanni di Rutigliano e Dott. Montanari Alberto di Bologna che mi diedero il foglio di via dopo un mese d’istruzioni e mi affidarono l’infermeria. Con il battaglione di cui facevo parte ci portarono in treno a Trieste, poi da Fiume ci imbarcammo il 2 febbraio 1943 in una grande nave per le Bocche di Cattaro (ex Jugoslavia). Dopo due giorni di navigazione costa costa sbarcammo a Cattaro (Montenegro). Lì fui impiegato presso l’infermeria del battaglione. Dopo qualche mese, il 17 settembre 1943 quando ci fu lo “sbandamento” di tutti noi militari io riuscii ad imbarcarmi a Teodo in una grande nave che trasportava carbone antracite e dopo due giorni arrivammo a Bari, ma non ci volevano far sbarcare per contumacia, però dopo quattro giorni ci fecero scendere sempre guardati dai tedeschi perché per loro la guerra non era ancora finita. L’Ufficiale Medico Amadio chiamò i genitori che ci vennero a prendere, a me, a lui al Dott. Montanari e altri due infermieri e ci portarono a casa loro. Dopo tre giorni rientrammo alle Casermette di Bari ed entrai nel gruppo di combattimento “Mantova” 3° Battaglione il 24 settembre 1944. Dopo qualche tempo fui ricoverato all’Ospedale di Firenze e successivamente all’Ospedale Militare di Chieti per malattia contratta e aggravata in zona di guerra nel 1945. Collocato in congedo assoluto il 17 dicembre 1945. Tornai a casa e fu festa (ero l’unico uomo di casa perché mio padre Guido era morto tre mesi prima della mia nascita) dato che mia madre Ciampini Angela (detta Vienna) e le mie sorelle Iolanda, Mafalda, Antonina e Lea non avevano avuto più mie notizie e credevano che fossi morto. Tornato a casa continuai a svolgere la professione di infermiere all’Ospedale Civile Mazzoni di Ascoli Piceno fino alla pensione. Il 29 settembre 1958 mi fu conferita la Croce al Merito di Guerra “.
Trascorre molto tempo in casa ma si mantiene in forma con l’esercizio fisico e lunghe passeggiate; tutti si sorprendono quando lo vedono camminare speditamente per le rue della Piazzarola, malgrado l’età avanzata.
Luciani Domenica, conosciuta da tutti come “Luciana”, ha compiuto 89 anni il 5 aprile del 2019.
Nata a Brecciarolo, in provincia di Ascoli Piceno, malgrado il non facile periodo della guerra ha trascorso un’infanzia felice in una famiglia numerosa. A 16 anni frequentava il dopolavoro Sice con il fratello Silvio (emigrato poi in America) per ballare il liscio; aveva un altro fratello e due sorelle: Suor Maria Celeste e Giovannina; quest’ultima ha sempre lavorato al Duomo di Ascoli Piceno. La mamma Teresa Tosti lavorava presso l’Istituto Bacologico per la seta e il papà era il Carabiniere Nicola Luciani.
Nel 1942 nel Campo Boario di Ascoli Piceno aiutava i tedeschi a montare il capannone utile ai militari per vedere i film, in cambio di caramelle e cioccolate
E’ stata la prima donna (prese più voti del sindaco) come Consigliere del Comitato del Centro Storico per circa 10 anni, su 15 consiglieri tutti uomini tra cui molti dottori e un senatore. Da Consigliere, negli anni 80, scrisse una lettera all’Ufficio Tecnico per l’illuminazione e la pavimentazione della Piazzarola: fu riunito il Consiglio Comunale che stabilì la cifra per i lavori. Venne rifatta la pavimentazione per alcune rue della Piazzarola e l’illuminazione della Fortezza Pia, dell’Annunziata e della Piazzarola fino all’Istituto Magistrale.
Ha conosciuto Guido nel vecchio Ospedale Civile mentre assisteva il padre Nicola ivi ricoverato.
E’ sempre stata molto religiosa, vicina alla Chiesa, prima volontaria per molti anni al Museo Diocesano, poi presso l’Emporio della Caritas all’ex seminario per tre anni. Per alcuni anni ha avuto un negozio merceria e cappelli vicino Piazza sant’Agostino.
Fa parte della Confraternita della buona morte “Consorella Orazione e Morte”.
Non bada ai sacrifici e difficoltà fisiche dovute all’età.
Sorridente e disponibile con tutti coloro che le stanno intorno trascorre le giornate prendendosi cura di Guido e recandosi ogni mattina in centro storico per le spese giornaliere e la messa al Duomo.
Attualmente raccoglie le firme di adesione dei cittadini da consegnare al Sindaco per la sistemazione e la riapertura della Chiesa di Sant’Angelo Magno chiusa a causa del terremoto.
Nel tempo libero si prende cura della fioriera vicino al Nuovo Cineteatro Piceno.
Il profondo senso della famiglia che ha legato Guido e Luciana per 14 lustri è ammirevole e degno di nota.
Tanti anni vissuti insieme significa fedeltà, volersi bene, rispettarsi e sostenersi a vicenda.
Con le nozze di diamante del prossimo 15 ottobre 2019 Guido e Luciana si riprometteranno fedeltà e amore eterno presso la Cattedrale di Ascoli Piceno domenica 20 ottobre alle ore 11:00 e seguiranno gli immancabili festeggiamenti con tutti i figli,nipoti ,pronipoti ed amici.
Gli fanno gli auguri i figli Carlo, Marco e Siro, le nuore Bianca Maria, Francesca e Lisa, i nipoti Maria Laura e Piergiorgio con la compagna Patrizia, Tatiana e Letizia con il marito Costantino e le pronipoti Andrea Chiara e Sophia, Martina e Michela.
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