ASCOLI PICENO – “Bella Ascoli! Piazza del Popolo meravigliosa… Fantastica
Il concerto si è mantenuto sullo standard performativo che ci si può aspettare dal cantautore romano: una band rodata e un Venditti loquace, che ha interagito con il pubblico e ha cantato bene, snocciolando tutto il proprio repertorio più noto. Apertura affidata a “Raggio di luna” (dall’album “Benvenuti in Paradiso” del 1991), poi via a tutti i classici di Antonello come “Stella” e “Sara”, e poi ancora “Ogni volta”, “Amici mai”, “Alta marea”, “Benvenuti in Paradiso” e “In questo mondo di ladri”.
L’impatto dal vivo è buono, anche se privo di grosse sorprese. Su “Giulio Cesare” Venditti cambia i riferimenti ai Campioni del Mondo, dicendo che «era l’anno dei Mondiali, quelli del 2006» e aggiungendo che «Francesco Totti era un ragazzo come noi».
Un concerto che potremmo definire “indimenticabile”, ispirandoci a una delle sue ultime incisioni, per via di tanti elementi: le sensazioni personali provate direttamente sulla propria pelle dai numerosi spettatori, ma anche la gioia che si è respirata sul palco, il sorriso dell’artista che appariva sereno e a suo agio come se avesse invitato il pubblico a casa sua, la “trasversalità” delle generazioni presenti dove tante famiglie intere cantavano tutte insieme i suoi brani, lo spessore dell’uomo e dell’autore e le sue riflessioni profonde su alcuni pezzi.
Nota di merito anche per l’ottima professionalità di Antonello e del suo gruppo, che hanno regalato ai presenti due ore di successi incredibili senza un attimo di respiro, senza una flessione di voce e di concentrazione, in un volume musicale potentissimo, energetico e assolutamente coinvolgente, e in una rilettura talvolta rock, eppure sempre ancorata alla tradizione della migliore melodia italiana, delle sue canzoni più lontane nel tempo. Finale da brividi con “Roma capoccia” e “Grazie Roma”. E noi diciamo: “Grazie, Antonello!”.