In particolare, nella relazione tecnica redatta in data 11 novembre 2016 dalla squadra ReLUIS (Protezione Civile) P1289, sono state rilevate la riattivazione e (probabile) estensione del quadro fessurativo preesistente ed è stato suggerito – per la torre Sud – di effettuare alcune indagini consistenti, essenzialmente, nel rilievo geometrico costruttivo della torre e nel suo monitoraggio con la finalità di formulare un giudizio di stabilità. Abbiamo dunque scrupolosamente osservato quanto – in termini prudenziali e preventivi – la più moderna tecnologia scientifica prevede per casi come quello delle Torri Merli.
In particolare, come attività propedeutiche alla formulazione del giudizio di stabilità, in aggiunta alle indagini indicate nella relazione ReLUIS – precisate sulla base dei risultati di un sopralluogo preliminare effettuato con l’architetto Ugo Galanti – sono state disposte ulteriori indagini con la finalità, appunto, di conseguire un quadro conoscitivo più articolato. Dette attività sono state individuate nella esecuzione di un rilievo geometrico-costruttivo con tecnologia laser-scan e in una serie di indagini specialistiche e monitoraggio, risultati poi essenziali alla comprensione della analisi strutturale della torre.
È stato effettuato un rilievo geometrico d’assieme che ha consentito di acquisire i parametri dimensionali necessari per effettuare la verifica dello stato di sollecitazione al piede della torre Sud, tenendo conto del suo difetto di verticalità, e definire la relazione, in pianta ed elevato, tra le due torri e gli edifici in cui sono inglobate. In particolare la restituzione della pianta della torre Sud con sezioni orizzontali a passo 50 cm ha consentito di definire, con un elevato grado di precisione, l’entità e la natura del fuoripiombo della torre ed effettuare una valutazione sufficientemente affidabile dello stato di sollecitazione nel materiale. Il rilievo geometrico ed il risultato delle indagini specialistiche sono stati condotti sotto la supervisione del Prof. Cesare Tocci, docente del Politecnico di Torino; allo stesso è stato affidato l’incarico di redigere una analisi specialistica di sintesi delle condizioni strutturale delle torri ed indicare gli interventi da eseguire.
L’esito di tali studi è contenuto nella relazione prodotta dal docente universitario; dalla stessa è risultato che la valutazione della sicurezza strutturale della torre Sud è da ritenere positiva e anche gli esiti temporanei del monitoraggio strumentale sembrano sostanzialmente confortanti. Tuttavia, pur avendo riconosciuto nella torre sollecitazioni non eccessive, in condizioni statiche, e una sufficiente capacità di resistere alle azioni orizzontali di origine sismica, la presenza di lesioni verticali quali quelle che si rilevano in prossimità dell’angolata Sud-Est e, soprattutto, la possibilità che lesioni analoghe, non ortogonali ma parallele ai paramenti esterni, siano presenti nel nucleo interno, inducono ad adottare un atteggiamento prudenziale.
Verificata la non necessità, sulla base degli esiti delle verifiche numeriche e del monitoraggio, di procedere a interventi generalizzati (ovvero estesi all’intera torre) di rinforzo statico o di miglioramento sismico, è stata indicata, in via prudenziale, la necessità di procedere al rinforzo localizzato dell’angolata Sud-Est, in corrispondenza dello spanciamento dell’angolata stessa, allo scopo di controllare eventuali fenomeni di instabilità dell’equilibrio delle porzioni murarie isolate dalle lesioni.
La soluzione progettuale indicata consiste nell’inserimento di quattro coppie di tiranti in adiacenza al paramento interno delle pareti Sud ed Est della torre, in corrispondenza dello spanciamento dell’angolata più volte citato, i cui capochiave esterni – sui lati Sud ed Est – possono essere collegati tra loro in modo da funzionare come una classica cerchiatura per la porzione a rischio di instabilità. Sulla base di tale indicazione progettuale si è proceduto, anche sulla base dei parametri di sollecitazione indicati nella medesima relazione, al dimensionamento degli elementi strutturali (catene in acciaio e piastre di ancoraggio) e quindi all’affidamento dei lavori ad una ditta specializzata nell’esecuzione di opere su beni di pregio architettonico. L’intervento, calibrato quindi sulle reali esigenze di tutela delle torri e degli spazi pubblici circostanti, “ ha concluso il sindaco Castelli – “permetterà nel tempo di poche settimane di rimuovere le opere provvisionali installate tra le quali il tunnel realizzato a protezione dell’ingresso della scuola elementare di Sant’Agostino“.
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