Eventi Marche

Camerino, il 30 novembre va in scena “Delitto all’isola delle capre”

L’opera lirica contemporanea, musica di Marco Taralli e libretto di Emilio Jona, dal dramma in tre atti di Ugo Betti, di cui quest’anno ricorre il 130° anniversario della nascita, sarà rappresentata all’Auditorium Benedetto XIII. Jesi e Camerino celebrano Betti  anche con una serie di incontri di approfondimento

CAMERINO – Nel 130esimo anniversario della nascita, la città di Camerino celebra l’illustre concittadino Ugo Betti (Camerino 1892 – Roma 1953), poeta, scrittore e giudice, definito “dopo Pirandello, il più intenso e profondo drammaturgo italiano della prima metà del Novecento”.
Grazie al contributo della Città di Camerino e con il patrocinio dell’Università di Camerino, in collaborazione con la Fondazione Pergolesi Spontini, mercoledì 30 novembre ore 21.15 all’Auditorium Benedetto XIII di Camerino va in scena l’opera “Delitto all’isola delle capre” tratto dal dramma omonimo dell’autore marchigiano, su musiche di Marco Taralli e libretto di Emilio Jona.
L’opera lirica è una nuova commissione e nuova produzione della Fondazione Pergolesi Spontini in coproduzione con il Teatro dell’Opera Giocosa di Savona, e debutterà in prima mondiale al Teatro Pergolesi di Jesi venerdì 25 novembre ore 20,30 e domenica 27 novembre ore 16 con anteprima giovani mercoledì 23 novembre ore 16 nell’ambito della 55esima Stagione Lirica di Tradizione di Jesi.
Successivamente l’opera lirica “Delitto all’isola delle capre” sarà rappresentata a Savona.

L’opera e la figura dello scrittore marchigiano è inoltre al centro di un percorso di approfondimento in tre tappe, tra Jesi e Camerino, realizzato dalla Fondazione Pergolesi Spontini, nell’ambito del progetto “Essere Spettatore”, a cura di Pierfrancesco Giannangeli, con il patrocinio e alla compartecipazione del Consiglio Regionale delle Marche.

IL 29 novembre, alle  ore 18 (Camerino, Sala Consiliare): “VI ERA UN FORESTIERO…” a cura di Pierfrancesco Giannangeli, docente, giornalista e consulente della Fondazione Pergolesi Spontini per la formazione del pubblico. L’incontro è ad ingresso gratuito.

L’incontro si è anche tenuto anche a Jesi, lo scorso 10 novembre  nelle Sale Pergolesiane; mentre il 17 novembre sempre a Jesi, nel  Circolo Cittadino una Lezione Performance: “Corruzione  al palazzo di giustizia” di U. Betti con Pierfrancesco Giannangeli e la Compagnia Piccola Ribalta (regia di Antonio Sterpi) con cena inclusa. “Corruzione  al palazzo di giustizia” è uno fra i testi più significativi del teatro italiano contemporaneo, ed è ritenuto il capolavoro di Ugo Betti che lo scrisse nel 1944; fu rappresentato nel 1949, per la prima volta, al Teatro delle Arti in Roma.

Per l’opera “Delitto all’Isola delle capre”, la direzione è affidata a Marco Attura sul podio del Time Machine Ensemble, la regia è di Matteo Mazzoni.
Scene e costumi sono firmate da Josephin Capozzi, vincitrice della II edizione del Concorso dedicato a Josef Svoboda “Progettazione di Allestimento scene e costumi di Teatro Musicale” riservato a iscritti e/o neodiplomati al Biennio di Specializzazione in Scenografia delle Accademie di Belle Arti di Macerata, Bologna e Venezia. Il concorso è una nuova modalità per valorizzare giovani creativi che possono vedere realizzato il proprio progetto scenico e hanno la possibilità di valorizzare il proprio curriculum collaborando con registi professionisti. Le luci sono di Marco Scattolini.
Il mezzosoprano Sofia Janelidze canta Agata, il soprano Yuliya Tkachenko è la figlia Silvia, il soprano Federica Vinci è la cognata Pia, Andrea Silvestrelli interpreta Angelo, Edoardo è Alessandro Fiocchetti.

“Delitto all’isola delle capre” è stato scritto nel 1948 da Ugo Betti ed è stato rappresentato per la prima volta a Roma nel 1950. Le vicende di questo dramma sono antiche e insieme della contemporaneità, perché sempre un uomo parte per una guerra o abbandona gli affetti famigliari per altre avventure, lasciando sole delle donne con i loro conflitti e desideri, e sempre degli estranei entrano in quelle solitudini e portano allo scoperto sentimenti oscuri e contrasti e provocano esiti infelici o letali.
Proprio questi sono i temi messi in gioco dal dramma di Betti. Ci sono tre donne che da una città conformista erano passate a vivere una vita alternativa in un’isola, in una natura inaridita dal vento e dalla presenza delle capre, ma si tratta di un’esperienza fallita: sono Agata una donna vedova, bella, dura e un po’sfiorita, sua figlia Silvia, una giovinetta aggraziata e la cognata Pia una quarantenne piacente. Sono sole e non felici, perché Enrico, il marito di Agata, prima le ha abbandonate, e poi è finito in guerra ed è morto prigioniero in un paese africano. Le tre donne stanno in una casa in rovina, con un pozzo al centro e una persiana irraggiungibile al primo piano che sbatte al vento, vivono gestendo, senza più un pastore, un gregge di capre. In questo gineceo, irrompe dopo alcuni anni, un uomo dal nome angelico, uno straniero, un emigrante, giovane e bello che dichiara di aver vissuto a lungo in prigionia con Enrico, di aver assistito alla sua morte, di essere depositario delle sue confidenze e della sua volontà che Angelo raggiunga l ’isola delle capre e si occupi delle tre donne che lui ha abbandonato. Angelo entrerà così con astuta prepotenza nel loro mondo, mettendo in mostra e utilizzando tutte le armi del suo carattere vivace, affettivo, sbruffone, profittatore, possessivo, sensuale e infine dominatore. Egli scatenerà quindi tutti i desideri, i pensieri segreti e i conflitti, e soprattutto la sessualità e la sensualità sino ad ora tenute a bada e represse, delle tre donne mettendoli a nudo e portando il tutto sino al punto di rottura e al suo esito più estremo.
In questa vicenda ha una presenza singolare il pozzo che sta al centro della casa, deposito fresco di pelli di capra e di vino, perché è attorno ad esso, luogo reale e fortemente simbolico, che si agitano i sentimenti e le storie dei quattro protagonisti. Si tratta, come dichiara il titolo, di un giallo; perciò, è giusto non raccontare la fine e chi tra loro e come sarà ucciso. Ma è solo l ’apparenza perché il tema vero del dramma è tutt’altro: è il percorso e l ’intreccio delle passioni eterne degli umani.

INFO: Fondazione Pergolesi Spontini, www.fondazionepergolesispontini.com

 

Share
Pubblicato da:
Redazione

Leggi anche

Osimo, il 18 e 19 marzo va in scena “La Commedia” con Ale & Franz

OSIMO - Martedì 18 e mercoledì 19 marzo 2025, alle ore 21.15, al teatro La…

9 ore fa

“Matteotti, anatomia di un fascismo”, il 14 marzo a San Severino

Al Teatro Feronia lo spettacolo scritto e diretto da Stefano Massini e interpretato da  Ottavia…

12 ore fa

Civitanova, detenzione ai fini di spaccio: denunciati 2 diciottenni

CIVITANOVA MARCHE - Nel corso della nottata a seguito dei continui controlli del territorio da…

17 ore fa

Porto Recanati, controlli interforze all’Hotel House

Grazie al servizio straordinario denominato “Alto Impatto” sono state identificate oltre 200 persone, ispezionati 91…

17 ore fa

San Severino celebra il quarantennale del Teatro Feronia

In programma tanti  eventi dal 13 al 29 marzo 2025 SAN SEVERINO MARCHE - Da…

17 ore fa

San Severino, ricostruzione: torna agibile abitazione a Granali

SAN SEVERINO MARCHE - Una famiglia settempedana residente nella frazione Granali potrà finalmente tornare alla…

18 ore fa

Ancona, al Teatro Panettone va in scena “Polmoni”

Il prossimo 15 marzo nuovo appuntamento di “Teatro Contemporaneo”, una delle rassegne della stagione 2024/2025…

24 ore fa

San Benedetto, Ambra Angiolini porta in scena il monologo “Oliva Denaro”

Il 13 e 14 marzo al Teatro Concordia lo spettacolo tratto dal romanzo di Viola…

1 giorno fa

Recanati, presentazione dei primi tre Carteggi leopardiani

RECANATI - Domani, mercoledì 12 marzo 2025, alle ore 17.30, presso la sala Franco Foschi…

1 giorno fa

Jesi, Liceo Artistico: lo scrittore Adrian Bravi incontra gli studenti

Giovedì 13 marzo 2025 l'appuntamento che si inserisce in un ciclo di incontri dedicati all’orientamento…

1 giorno fa

Urbino, al via i lavori per il nuovo polo dell’emergenza urgenza

URBINO - Il diritto alla salute dei cittadini deve essere garantito in tutta la regione.…

1 giorno fa

San Severino, auto esce di strada e finisce contro un albero

Lungo la "corta" di Serripola, per cause ancora in corso di accertamento,  un'autovettura è uscita…

2 giorni fa

L'Opinionista © since 2008 - Marche News 24 supplemento a L'Opinionista Giornale Online
n. reg. Trib. Pescara n.08/08 - Iscrizione al ROC n°17982 - p.iva 01873660680 a cura di A. Gulizia
Contatti - Archivio - Privacy Policy - Policy Cookie
SOCIAL: Facebook - X