MACERATA – Parterre de roi per il partecipatissimo vernissage della mostra “Carlo Crivelli. Le relazioni meravigliose” dedicata a uno dei Maestri del Rinascimento avvenuta ieri, venerdì 7 ottobre, a Palazzo Buonaccorsi, sede dei Musei civici di Macerata.
Il taglio del nastro ha visto la partecipazione di un folto pubblico, delle autorità e dei rappresentanti degli enti promotori e collaboratori: la Regione Marche con l’assessore alla Cultura Giorgia Latini, il Comune di Macerata con il sindaco Sandro Parcaroli e gli assessori alla Cultura Katiuscia Cassetta e al Turismo Riccardo Sacchi, l’Università degli Studi di Macerata con il rettore Francesco Adornato e la Fondazione Carima con la presidente Rosaria Del Balzo Ruiti insieme al presidente dell’Istituzione Macerata Cultura Paola Ballesi e le curatrici Francesca Coltrinari e Giuliana Pascucci.
Un’unica sezione per un percorso che parte da Macerata con 7 dipinti di Crivelli selezionati con l’intento di riportare nel territorio di provenienza alcune opere e prosegue in 8 comuni della nostra regione – Corridonia, San Ginesio, Sarnano, Monte San Martino, San Severino Marche, Serrapetrona, Belforte del Chienti e Camerino – che conservano lavori dell’artista o a esso fortemente collegati in una serie di, come suggerisce il titolo del progetto, relazioni meravigliose.
L’occasione di “Carlo Crivelli. Le relazioni meravigliose”, è l’importante restauro realizzato da Daphne De Luca a favore della “Madonna con il Bambino”, custodita a Palazzo Buonaccorsi e che porta con sé una rilevante novità. In seguito ad accurate analisi effettuate durante il restauro oggi è possibile affermare che l’opera fu eseguita direttamente su tela, portando a escludere l’ipotesi del trasporto da tavola fino a oggi sostenuto. La scoperta, supportata da una serie di prove, identifica così la Madonna come l’unico esempio conosciuto di tela dipinta da Crivelli.
L’opera, infatti, è sempre stata considerata una tavola trasportata su tela anche se questa notizia non è mai stata attestata da alcuna fonte, ma, come si diceva, durante le operazioni di restauro, grazie alla rimozione della fodera è stato possibile avere un contatto diretto con il fronte ma soprattutto con il retro.
Accanto alla Madonna con il Bambino di Macerata si possono ammirare “Madonna del latte”
proveniente dalla Pinacoteca Parrocchiale di Corridonia, “Madonna con il Bambino” da Accademia Carrara di Bergamo, “Pietà (Cristo morto compianto dalla Vergine, San Giovanni Evangelista e Santa Maria Maddalena)” dai Musei Vaticani, “San Francesco che raccoglie il sangue di Cristo” da Museo Poldi Pezzoli di Milano, “Cristo benedicente” da Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo a Roma oltre a un’opera del fratello Vittore Crivelli, “San Sebastiano e devoti” custodita nei depositi della Soprintendenza presso Galleria Nazionale delle Marche di Urbino e che sarà restituita a fine mostra alla città di Montegiorgio, da cui proviene. Pittore inquieto, sperimentatore, pieno di grazia e di genio, Carlo Crivelli è una delle figure più intriganti del XV secolo. Veneziano di nascita, in seguito a una vicenda giudiziaria in cui fu coinvolto, abbandona la laguna giungendo prima a Zara per poi trasferirsi nelle Marche (dal 1468 al 1495), influenzando in modo definitivo la storia dell’arte di quel territorio e non solo. Ignorato da Giorgio Vasari, sconosciuto per decenni, riscoperto e adorato soprattutto dagli artisti preraffaelliti inglesi, conteso dai collezionisti del mondo, Carlo Crivelli a oggi è una figura indipendente che proietta il suo fascino, fatto di invenzioni sempre diverse, perfezione tecnica e mistero.
Itinerario Crivelli
Si parte da Macerata per proseguire poi verso Corridonia, San Ginesio, Sarnano, Monte San
Martino, San Severino Marche, Serrapetrona, Belforte del Chienti e Camerino. Un progetto che vuole far riscoprire l’opera di Crivelli, tra grandi pale d’altare e opere di formato ridotto per la devozione privata e il legame con il territorio marchigiano che lo ha ospitato (dal 1468 al 1495), in cui ha realizzato la maggior parte dei suoi capolavori e sul quale ha proiettato la sua influenza.
Itinerario Crivelli, progetto sviluppato grazie alla collaborazione con Università degli Studi di
Macerata, i comuni interessati e le diocesi di Macerata e Camerino, prevede opere del maestro veneziano e di artisti a lui fortemente connessi, come il fratello Vittore Crivelli, l’allievo Pietro Alemanno, i Vivarini, Giovanni Boccati, Lorenzo d’Alessandro da Sanseverino, esempi della tradizione del polittico veneziano sia importata sia realizzata da maestri locali, oltre ad Antonio Solario, erede designato della bottega dell’ultimo dei Crivelli.
L’esposizione è accompagnata dal catalogo Carlo Crivelli. Le relazioni meravigliose edito da Silvana Editoriale con testi di Paola Ballesi, Francesca Coltrinari, Giuliana Pascucci, Daphne De Luca, Fabio Piacentini, Ulderico Santamaria, Fabio Morresi, Massimo Alesi, Giuseppe Capriotti, Stefano Papetti, Sonia Melideo, Daniela Tisi.
“Carlo Crivelli. Le relazioni meravigliose” è un progetto della Regione Marche e del Comune di Macerata, in collaborazione con l’Università degli Studi di Macerata e della Fondazione Carima, con il patrocinio del Ministero della Cultura, main sponsor Banca Generali.
La mostra rimarrà allestita fino al 12 febbraio e sarà visitabile tutti i giorni, dal martedì alla domenica, con orario 10 – 13 | 14.30 – 18.30.
Informazioni tel. 0733 256361 | macerata@sistemamuseo.it info@maceratamusei.it
www.macerataculture.it www.museimacerata.it www.comune.macerata.it
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