PESARO – Il 2018 sarà l’anno di Rossini: a Pesaro, in Italia e nel mondo. Questo si è annunciato in modo forte e netto giovedì 15 febbraio a Roma, nella sede del Mibact, in occasione della conferenza stampa che ha dato il via alle Celebrazioni Rossiniane nell’anno che segna 150 anni dalla sua morte (1868).
‘Uno degli italiani più grandi della storia del nostro paese’: così ha definito il compositore, il professore Luigi Berlinguer, componente del Comitato Promotore delle Celebrazioni rossiniane – presente al completo – in qualità di delegato dal Ministero dell’istruzione, dell’Università e della ricerca.
Attorno a Rossini – e a tutto il suo immenso ‘patrimonio’ che non è ‘solo’ musica – Pesaro ha già fatto molto; anzi si può dire che finalmente Pesaro si sente davvero ‘patria del Cigno’. Ma questo è solo l’inizio di un percorso di valorizzazione che può essere forte e solido perché ha alle spalle il rigore della ricerca filologica coltivata negli anni da quelle che sono le ‘realtà depositarie’ per eccellenza dell’eredità rossiniana: la Fondazione Rossini, il Conservatorio Statale di Musica G. Rossini, la Fondazione Rossini Opera Festival. L’anniversario di un genio assoluto della musica è così diventato un momento strategico per la promozione del ‘sistema cultura Italia’ nel mondo: un programma internazionale promosso con forza dal Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo e sostenuto dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Il piano eventi è ricco e articolato, con occasioni, temi e strumenti diversi per raccontare vita e opere di un genio universale e assoluto. I portali gioachinorossini.it e rossini150.it saranno i canali ufficiali di riferimento: qui verrà documentato tutto ciò che accade nel 2018 a partire dalla ‘figura’ del Cigno nei più importanti teatri nazionali, europei e nel resto del mondo. Con una speciale attenzione a quelle che sono le città che Rossini segnò col suo talento nel corso della sua esistenza: come Parigi e Napoli, ad esempio, con cui si sta già lavorando.
Il racconto principale passerà attraverso la musica; sul podio l’opera lirica, naturalmente, ma ci sarà spazio per ogni genere. Ad emergere sarà un ‘Rossini pop’, che tutti potranno apprezzare e amare, anche chi si avvicina a lui per la prima volta. E poi teatro, danza e tante forme d’arte; in scena anche protagonisti della musica come Elio di Elio e le Storie Tese, Patti Smith e Asaf Avidan. Non mancherà neppure il ‘Rossini Gourmet’ con proposte ispirate dalla leggendaria cultura enogastronomica di Gioachino e il coinvolgimento dei migliori chef italiani e francesi. A proposito di cibo, il nome di Rossini viaggerà nelle principali capitali internazionali attraverso il progetto della ‘Settimana della Cucina Italiana nel Mondo’.
Importantissima la presenza della RAI – main media partner – che mette a disposizione tutta la sua ‘autostrada di informazione’ – tra tv, radio e web – per far conoscere Rossini ai suoi 42 milioni di pubblico consolidato. Accanto alla RAI, Poste Italiane e Autostrade per l’Italia sponsor del progetto #Rossini150.
Celebrazioni e festeggiamenti ma anche progetti permanenti. Le iniziative del 150° lasceranno un segno concreto e tangibile nell’offerta culturale di Pesaro: un nuovo museo dedicato a Rossini e alla Musica a Palazzo Montani Antaldi, che può contare sul finanziamento di un milione di euro dal MIBACT e dalla Regione Marche. Un museo di nuova concezione: non ‘solo luogo’ di memorie ma spazio ‘aperto’ e accessibile con lo scopo di diffondere la conoscenza di Rossini presso un pubblico il più possibile vasto e diversificato. Un museo in cui le nuove tecnologie saranno protagoniste per consentire ai visitatori un’esperienza emozionante e coinvolgente. L’iter progettuale già partito prevede la pubblicazione del bando di gara nelle prossime settimane.