Cingoli: spaccio e avvisi via chat, in 4 finiscono nei guai

CINGOLI – Un gruppo Whatsapp denominato “Chi l’ha visti” veniva utilizzato da alcuni giovani che si facevano chiamare “Puffi” per spacciare cocaina, hashish e marijuana e per avvisarsi dell’eventuale presenza di forze dell’ordine. E’ quanto emerso dall’indagine “Shelter” con cui i carabinieri di Cingoli, guidati dal comandante Umberto Paglioni, con l’ausilio dei militari dell’Arma di Appignano, Apiro, Treia e Tolentino, hanno eseguito 4 misure cautelari per spaccio di stupefacenti.

Un 25enne di Cingoli è finito in carcere, un 23enne e un 20enne posti ai domiciliari, un 21enne è stato sottoposto a obbligo di dimora. Le indagini hanno accertato circa 500 cessioni di droga per un valore di almeno 40mila euro: sequestrati 15 gr di cocaina, 40 di hascisc e 15 di marijuana. Gli accertamenti sono scattate dopo un tentato furto in una sala slot di Cingoli il 9 ottobre 2018: due entrarono nel locale con volto coperto, fecero scattare l’allarme e scapparono. Durante gli accertamenti emerse un giro di spaccio.

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Redazione
Tags: Cingoli

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