Le Città del Miele, il nuovo Presidente è il Sindaco di Montelupone

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Rolando Pecora presiederà per i prossimi tre anni la rete dei territori che danno origine e identità ai mieli italiani

MONTELUPONE (MC)  – Sarà il sindaco di Montelupone, Rolando Pecora, a presiedere per i prossimi tre anni Le Città del Miele.
Montelupone, all’interno della rete dei territori che danno origine e identità ai mieli italiani ospita uno degli appuntamenti storici per il mondo dell’apicoltura nazionale: APIMARCHE, una manifestazione che con oltre quaranta edizioni annuali è divenuta simbolo dell’impegno degli apicoltori marchigiani.

A fianco di Montelupone, le Marche vantano altre tre Città del Miele: Belforte all’Isauro, Matelica e Valfornace. Una rappresentanza rilevante che ben evidenzia la posizione regionale nel mondo dell’apicoltura italiana. Con i suoi 3.200 apicoltori e 57.850 alveari la vede in 10° posizione nazionale e al 2° posto tra le regioni del Centro Italia, dopo la Toscana e prima dell’Abruzzo e del Lazio.

La presidenza di Montelupone succede a quella siciliana del Sindaco di Sortino Vincenzo Parlato, al quale è spettato il compito di ripercorrere in assemblea i quattro lustri di impegno collettivo.

L’elezione di Montelupone alla presidenza avviene, infatti, in un anno ‘significativo’ per Le Città del Miele, che hanno raggiunto il loro 20° anniversario di lavoro collettivo.

“Un lungo percorso – ha dichiarato il nuovo Presidente, Rolando Pecora – che in vent’anni di lavoro corale testimonia il valore di un agire collettivo caratterizzato da un insieme organico di tante iniziative territoriali, capace di tradursi in ‘format promozionale collettivo, come hanno rilevato importanti pubblicazioni, evidenziando ‘l’esclusività internazionale’ del sistema operativo de Le Città del Miele”.

L’elezione è avvenuta nel corso dell’Assemblea annuale tenutasi nella città di Asolo. Una scelta, quella della sede trevigiana, motivata dalla volontà de Le Città del Miele di sostegno alla candidatura di Asolo a Capitale italiana della Cultura per il 2024.