ANCONA – Secondo un’indagine realizzata da Confindustria Ancona tra settembre e ottobre scorsi su un panel di imprenditori della provincia, il 55% delle imprese ha una governance legata alla prima generazione in cui l’imprenditore è quasi sempre il fondatore e allo stesso tempo l’amministratore delegato.
Inoltre, più della metà dei figli lavorano in azienda e ricoprono un ruolo prevalentemente tecnico, anche se i padri li vedono come futuri dirigenti. Il 74% degli intervistati ha una visione del futuro complessivamente positiva e nutre fiducia nel ruolo che la manifattura incarnerà domani. Tra le richieste indirizzate alla Regione figurano la razionalizzazione della spesa pubblica, l’abolizione dell’addizionale Irap e l’individuazione di una strategia comune per l’internazionalizzazione.
“Le imprese familiari sono un modello rappresentativo del sistema produttivo locale – ha detto il presidente Claudio Schiavoni (foto) – Abbiamo voluto individuare le dinamiche evolutive delle famiglie d’impresa e, in particolar modo, capire se i processi per dare continuità alle imprese siano già avviati e come le aziende familiari oggi, per lo più legate ancora all’imprenditore di prima generazione, vedono il futuro. Abbiamo poi inserito anche una parte relativa all’innovazione per capire quanto e come questa incida sulle dinamiche evolutive. Le altre due indagini che presenteremo a breve saranno sulla tassazione locale e sull’attrattività della provincia, confrontandola con il resto del Paese e dell’Europa”.