L’operazione, dei carabinieri della Stazione di Corridonia, risale allo scorso fine settimana quando, nel corso di un controllo all’interno di un’abitazione di quel centro, si sono trovati davanti ad una piccola serra adibita alla coltivazione della cannabis, con tanto di fertilizzanti, deumidificatori e lampade di grossa potenza.
A nulla di tutto questo faceva presagire il controllo di routine intrapreso dai militari e teso all’identificazione di uno degli abitanti della casa, ma il comportamento di questi, associato al caratteristico odore dell’infiorescenza della cannabis essiccata, oramai persistente nell’ambiente, ha rafforzato i sospetti inducendo i militari ad approfondire i controlli. E così i carabinieri si sono trovati davanti ad una piccola serra per la coltivazione della marijuana, con 5 piante in diversi stadi di coltura, che non avevano ancora raggiunta la piena maturazione, e attrezzi vari per coltivare lo stupefacente. Oltre a svariati semi di cannabis, è stata trovata una tenda termo isolata con la ventola per l’estrazione dell’aria con lo scaricoin superficie, diversi flaconi di fertilizzanti, fari a led di grossa potenza, deumidificatori e termometri digitali. La presenza, poi, di un ventilatore per essiccare il prodotto ha portato, durante la perquisizione, alla scoperta, in un altro locale attiguo a quello ove era posizionata la serra, di sacchetti e barattoli in vetro contenenti complessivamente 130 grammi di marijuana già essiccata e pronta per lo smercio.
Così è stato proceduto al sequestro delle piante nei differenti stadi di coltivazione e della sostanza stupefacente rinvenuta, oltre al materiale necessario per la coltivazione della serra. Le indagini esperite in proposito hanno permesso poi di accertare le responsabilità in capo al 42enne italiano residente nel fermano, con specifici precedenti per il possesso di droga.
Per lui l’accusa è di coltivazione, produzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, incriminazione della quale dovrà rispondere all’Autorità Giudiziaria alla quale è stato deferito.
I Carabinieri ribadiscono che le informazioni vengono fornite nel rispetto dei diritti delle persone indagate, da ritenersi presunte innocenti in considerazione delle rispettive fasi del procedimento – indagini preliminari – fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, ed al fine di assicurare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.
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