Il nome del progetto è legato all’omonimo vento caldo e secco che spira nel deserto del Sahara, un vento che ha accompagnato da sempre le storie e le vicende dei carovanieri. Simùm diventa quindi uno strumento narrativo, un veicolo di storie, luogo semantico dell’incontro musicale tra le percussioni mediterranee di Savoretti e la Kora di Kanuteh.
Nel corso della serata sarà possibile degustare i vini proposti dall’Enoteca del museo.
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