Cupramontana, dal 6 marzo la Stagione ZERO al Teatro Concordia

421

CUPRAMONTANA – Il settore culturale, specie l’ambito degli spettacoli dal vivo, è stato uno dei più martoriati dai due anni di pandemia. Inaugurare un nuovo teatro in un paese con meno di 5000 abitanti appare oggi come un gesto rivoluzionario, ancor di più riuscire a riempirlo di contenuti.

Con questa premessa l’Amministrazione comunale di Cupramontana è lieta di annunciare la prima stagione teatrale del nuovo Teatro Concordia, denominata “zero” proprio per sottolineare l’idea di una vera – e speriamo – duratura ripartenza. L’idea di fondo da cui si è partiti, l’esigenza che abbiamo sentito, è quella di riportare il pubblico a fronteggiare un palco, un sipario, una rappresentazione vivente, in un tempo che è sempre più dominato da una fruizione domestica e virtuale. Si è cercato, quindi, di offrire una varietà di generi e temi che possano interessare un’ampia fascia di cittadini, una sorta di prima chiamata per un ritorno in sala.

L’inaugurazione, domenica 6 marzo alle 18, è affidata al Degrado Postmezzadrile, pagina Facebook satirica diventata di culto. Uno spettacolo su tutto quello che ognuno di noi ha vissuto nell’ultimo anno e mezzo di Covid, che intreccia storie di studenti, anziani, famiglie alle prese con oscure teorie e altri improbabili personaggi indaffarati in un viaggio dantesco tra paure, deliri, speranze e psicosi, in chiave comica e spesso satirica. Personaggi interpretati da soli tre attori che sono volti noti del panorama teatrale marchigiano: Michele Gallucci, Mirco Abbruzzetti e Rebecca Liberati. Saranno loro a raccontare questa storia che, come svelano gli autori, nasce da una frase storica “come quando i nostri nonni ci ripetevano “Io sono fatto la guerra”, allo stesso modo noi un giorno potremmo dire “Sono fatto lu virus”. Prezzi dei biglietti: 15 euro intero, 12 euro ridotto.

Sabato 19 marzo alle 21 la nota attrice jesina Lucia Bendia porterà in scena una prosa tratta da “Il poeta delle ceneri” di Pier Paolo Pasolini. Scritto nell’estate del ‘66, più volte ripreso da Pasolini stesso e pubblicato postumo nel 1980 a cura di Enzo Siciliano, il Poeta delle Ceneri è un’opera autobiografica mai del tutto completata. Questo testo venne probabilmente concepito da Pasolini come una presentazione di sé e del proprio lavoro a un ipotetico intervistatore americano e proprio per questo il titolo pensato in origine doveva essere “Who is me”. Lo spettacolo si annuncia come in un dipinto di Caravaggio, in un gioco di luci e di ombre all’interno di una stanza studio dove troviamo una scrivania vuota e un mucchio di giornali. Sulla scena Lucia Bendia accompagnata dal violoncello di Livia de Romanis, dirette da Alessandro Guerra. Dal fondo di questa stanza vediamo apparire l’ombra del poeta ormai dimenticato da questo paese: è Pier Paolo Pasolini. Lo spettacolo è gratuito grazie al sostegno della Fondazione Carifac.

Fra chi ha più sofferto le restrizioni dovute alla pandemia ci sono sicuramente bambini e ragazzi. È ferma intenzione dell’Amministrazione di Cupramontana proporre in futuro spettacoli e azioni che possano far innamorare del teatro i più piccoli. Domenica 3 aprile alle 18 è il loro momento con “Il mondo sottosopra”, spettacolo per ragazzi (ma anche adulti rimasti bambini!) prodotto dalla compagnia “Teatro dell’argine” di Bologna, fresca vincitrice del premio speciale Ubu 2021. Due personaggi colorati e buffi. Un campanello rosso. Una lavagna e delle parole. Parole belle, parole sconosciute, parole sbagliate? E ancora tanta Musica. Ecco il mondo che vorremmo: un mondo reale ma anche fantastico. Un mondo “sottosopra”! Uno spettacolo che vuole raccontare, divertire e che spesso mette in evidenza gli errori (non solo quelli grammaticali) della società. Uno spettacolo che parla a tutti e a tutte ispirandosi al linguaggio del grande maestro Gianni Rodari. Prezzi dei biglietti: 10 euro intero, 7 euro ridotto.

Conclude la stagione, sabato 7 maggio alle 21.00, un grande nome del teatro impegnato (ma sempre col sorriso sulle labbra): Giobbe Covatta. Comico televisivo, attore, scrittore, umorista, commediografo, attivista: Giobbe Covatta ha da sempre sposato la causa ambientalista. “6 gradi” affronta con ironia ma anche esattezza scientifica l’impatto del cambiamento climatico sul nostro mondo. Il numero ha un forte significato simbolico: rappresenta l’aumento in gradi centigradi della temperatura del nostro pianeta. Tutto ciò che vedremo nel corso dello spettacolo è collocato nel futuro in diversi periodi storici nei quali la temperatura media della terra sarà aumentata di uno, due, tre, quattro, cinque e sei gradi. I personaggi che vivranno i queste epoche saranno i nostri discendenti (figli, nipoti o pronipoti che siano) e avranno ereditato da noi il nostro patrimonio economico, sociale e culturale ma anche il mondo nello stato in cui glielo avremo lasciato. Dal grande attore napoletano uno spettacolo dove comicità, ironia e satira si accompagnano alla divulgazione scientifica su quelli che sono senza dubbio i grandi temi del nostro secolo: sostenibilità del Pianeta e delle sue popolazioni. Un’occasione di divertimento ma anche per comprendere i motivi per cui è necessario agire oggi per evitare la nostra fine probabilmente entro un solo secolo! Prezzi dei biglietti: 18 euro intero, 13 ridotto.

I biglietti saranno distribuiti in prevendita sul sito www.ciaotickets.com e in tutti i punti vendita affiliati (diritti di prevendita 10%). Oppure direttamente in Teatro a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo. I biglietti ridotti sono intesi per bambini e ragazzi sotto ai 16 anni e persone con disabilità.

L’abbonamento per i tre spettacoli a pagamento sono venduti solo online: Intero 28 euro + diritti di prevendita, Ridotto 23 euro + diritti di prevendita.

Per informazioni: Biblioteca di Cupramontana 0731786855