FANO – Monica Baldini ci presenta il secondo estratto di “Il viaggio”, suggestivo racconto che è contenuto nel libro “Dell’Emozionismo” edito a maggio 2018 per A&A di Marzia Carocci Edizioni. “Questo libro ha un titolo particolare che traduce il mio voler trasmettere emozioni con la scrittura. Le emozioni anche passate restano infatti impresse nel cuore e passando nelle lettere dei racconti si mantenngono vive”, commenta la scrittrice marchigiana.
Il viaggio
Da tanto meditavo di tornare oh terra brulla di grande religiosità ed ora sono in viaggio verso Te. Accanto a me c’è mia mamma. (…) Sbarchiamo. L’aria frizza appena sorto il sole senza nubi né foschia, è una giornata limpida di fine Settembre degna di incanto che d’impatto spalanca i cuori. Ci accingiamo ad attendere l’arrivo del pullman che sta richiedendo più del previsto così un buon caffè sovviene quasi d’obbligo in terra straniera. Sorseggiamo e ci scambiamo consigli e commenti. Si formano piccoli capannelli, qualcuno che ne approfitta per affacciarsi alla volta di una compagnia agognata e da cui non si distaccherà per il resto dei giorni a venire, qualcuno che viene a chiedere come è andata la traversata e accenna a qualche riflessione sul perché tu sia lì. Medjugorje è risaputo non è un posto turistico, è meta di ricerca interiore, di un cammino di fede, luogo di ringraziamento e fonte di chiarimento. Medjugorje sana e rasserena come una grande mamma presso cui vai a rincuorarti e a scaldarti dal freddo del mondo che ti esclude, ti unisce ai tanti che sono in difficoltà e ti sostiene con le preghiere e le grazie profuse. In quell’angolo della Bosnia Erzegovina qualcosa di magico o del tutto non comprensibile avviene sempre, se non a te a chi ti sta intorno e se ne fa testimone. Saliamo. Questa volta il nostro gruppo si è unito a persone di Benevento, Caserta, Napoli e l’allegria non ci manca di certo. Il loro dialetto è già da sé folcloristico, le espressioni colorate e sonore, la gestualità vigorosa, i costumi vivaci. Sono il tamburo che fa chiasso. Scambiamo salatini e patatine dai sedili e tra un ricordo e un raccontarci, eccoci. Le due pensioni in cui alloggeremo sono davanti a noi, scarichiamo i bagagli e tra neanche mezz’ora ci ritroveremo per il pranzo. Il pasto è semplice ma ricco, pasta con un sugo al pomodoro che sa di buono e salutare e poi carne cotta al forno con contorno di insalata, crauti freschi, pomodori dell’orto e patate. Infine una fetta di dolce a tre creme diverse. Nel pomeriggio saliremo il Podbrdo e ci servirà aver tante energie da consumare, sarà la prima tappa e già da subito questo ci trasformerà in umili peccatori pentiti e richiedenti. Lo so e non vedo l’ora di ritrovarmi ai piedi di quel colle. (…continua)
pagg. 89-90-91 del libro “Dell’Emozionismo” di Monica Baldini