“Energia Regione Marche”, strategie e finanziamenti per un futuro sostenibile: esito convegno

65

Antonini: “Serve un cambio di mentalità e un nuovo approccio in grado di rendere tutti consapevoli che rispettando l’ambiente e con un uso diverso delle fonti energetiche si può produrre ricchezza”.

APIRO (MC) – Si è tenuto ieri presso l’Abbazia di Sant’Urbano ad Apiro il convegno organizzato dalla Regione Marche – Assessorato all’Energia   sulla situazione energetica marchigiana, bandi di finanziamento regionali per enti locali, imprese e famiglie, e la nuova campagna di comunicazione pensata per sensibilizzare i cittadini su temi importanti come la sostenibilità e l’energia.

Due obiettivi: ridurre di almeno il 40% il consumo finale di energia e del 42,5% il consumo di energia primaria e aumentare al 45% la quota di energia da fonti rinnovabili nei consumi finali. Questo è quanto dettano le linee europee in materia di energia. Di questo si è parlato oggi a Sant’Urbano, nei presi della splendida abbazia benedettina, nel Comune di Apiro (MC), all’interno dell’edificio che ospitava la vecchia scuola rurale ora di proprietà dell’azienda Loccioni che ha ospitato il convegno organizzato dalla Regione Marche, per parlare di strategie e finanziamenti in vista dell’adozione del nuovo Piano regionale per l’Energia e il Clima (PREC 2030).

“Sono obiettivi – ha detto l’assessore regionale all’Energia, Andrea Maria Antoniniche l’Europa chiede a tutte le regioni italiane. E’ una sfida che dobbiamo affrontare dando il nostro contributo. Serve un cambio di mentalità e un nuovo approccio in grado di rendere tutti consapevoli che rispettando l’ambiente e con un uso diverso delle fonti energetiche si può produrre ricchezza. Tutto questo passa anche attraverso l’utilizzo di strumenti adatti che sono quelli dei bandi. Vorrei ricordare che proprio ieri si è aperto e subito chiuso un bando di sostegno – bonus energia – alle imprese e liberi professionisti per sostenere le spese delle bollette luce e gas 2021/2022. Sono arrivate ben 1500 domande su 5 mln e 400 mila euro a disposizione, superando la disponibilità economica. Ci impegneremo a trovare più risorse per dare più risposte possibili”.

Nel frattempo altri bandi sono in arrivo, per uno stanziamento complessivo di 4 mln di euro. Ad illustrarne i contenuti è stato il dirigente regionale del settore Energia, Massimo Sbriscia. Si tratta di un bando a favore degli interventi di efficienza energetica e di uso delle energie rinnovabili per gli enti locali (1.510.000,00 euro) uscito ieri e di un bando a favore degli interventi di efficienza energetica e di uso delle energie rinnovabili per le famiglie (2.500.000,00 euro) il cui decreto di approvazione sarà emanato entro la prima metà di giugno.

“E’ la prima volta – ha affermato Antonini – che il settore energia regionale si rivolge alle famiglie. Vogliamo aiutare maggiormente quelle più in difficoltà, considerati i gravosi effetti determinati dall’incremento del costo dell’energia e la riduzione del potere di acquisto per effetto dell’inflazione”.

L’investimento regionale per l’energia è notevole: “Tra risorse proprie e fondi europei – ha continuato Antonini – la Regione sta mettendo in campo per il periodo 2021/2027 circa 62 mln di euro per interventi a sostegno dell’efficientamento energetico, del risparmio energetico, sia per le imprese, per gli enti locali che per le famiglie. All’interno di queste risorse vi sono anche 25 mln di euro da destinare alle imprese attraverso un bando che si aprirà entro la fine dell’anno proprio per sostenere tutte quelle azioni per sviluppare energia da fonti rinnovabili”. “Inoltre – ha ricordato Antonini – ci sono le comunità energetiche rinnovabili per le quali la Regione Marche è stata tra le prime a creare una legge ad hoc. Siamo sulla buona strada e in linea con le richieste che provengono dall’Europa. Quella della comunità energetica è una delle risposte più importanti che unisce cittadini, pubbliche amministrazioni e anche imprese in progetti di sostenibilità ambientale, risparmio energetico e rappresenta una rivoluzione culturale che trasforma il cittadino da consumatore anche a produttore di energia”.

Al convegno è intervenuto il professor Fabio Polonara, ordinario di Fisica tecnica industriale al Dipartimento di Ingegneria Industriale e Scienze Matematiche dell’Università Politecnica delle Marche: “Le Marche – ha dichiarato – hanno storicamente un deficit in termini energetici che recentemente è stato solo in parte coperto dalle energie rinnovabili. Questo però non è sufficiente alla luce degli impegni comunitari e nazionali che verranno richiesti alle Regioni nel prossimo decennio. Per far fronte a questo impegno sarà necessario il consenso di cittadini, famiglie e imprese e soprattutto degli enti locali. Solo con il consenso congiunto di tutti quanti si riuscirà a fare quello che serve. Oltre al fotovoltaico, la novità importante sotto questo punto di vista è l’eolico off shore, finora mai utilizzato da noi e che probabilmente vedrà nei prossimi anni uno sviluppo importante; al di là di questo, il lavoro grosso dovranno farlo ancora gli impianti fotovoltaici”.

Per sensibilizzare la cittadinanza a quel cambio di mentalità sui temi di energia e sostenibilità di cui parlava l’assessore Antonini, la Regione ha avviato una campagna di comunicazione affidata a “Comunica Media Agency”, i cui contenuti prevedono spot video e radio, oltre che azioni mirate sui social network.

“La campagna di comunicazione – ha spiegato Jacopo Frattini, content manager di ‘Comunica Media Agency’ – parte dalla volontà di creare un senso di responsabilità nella comunità dei marchigiani per far sì che ci sia una maggiore consapevolezza nell’utilizzo dell’energia e nelle azioni quotidiane che la impiegano e quindi una politica volta alla sostenibilità. Il claim principale è ‘Tutti dentro, nessuno escluso’, questo proprio per rimarcare quel valore aggiunto che ci deve contraddistinguere, nel senso di una comunità marchigiana coesa ma soprattutto focalizzata a raggiungere i medesimi obiettivi, perché tutti siamo chiamati a compiere questa rivoluzione”.

Esempio di buone pratiche nel settore delle energie rinnovabili è l’azienda Loccioni, che ha sede nella Vallesina. “Anni faha detto Enrico Loccioniabbiamo cominciato a capire come spendere di meno avendo più comfort. Ecco, questa domanda/offerta ha alimentato uno sviluppo di molte tecnologie per produrre energia. Oggi siamo a zero prelievo dalla greed nazionale e produciamo da per noi l’energia che serve. Questo fa bene in termini di risparmio economico e allo stesso tempo fa bene all’ambiente”