“Gli origami definiti ‘inutili come la poesia’, creati con una ‘danza delle mani’, – sottolinea – ci rivelano anche la spiritualità della cultura giapponese e l’importanza che la carta ha avuto, in un glorioso passato, nel mondo nipponico, la cui arte viene tramandata ai giorni nostri”.
“Penso che la carta sia sempre stata nel mio destino- ricorda l’artista- forse ancora prima che io nascessi…forse perché mia madre da giovane lavorava con questo materiale, ma questo lo venni a sapere solo dopo… Sono sempre stata attratta dalle sue stropicciature, venivo attratta da loro come se fossero il mio centro di gravità ed in esse mi perdevo”
La mostra rimarrà aperta fino al 15 maggio con il seguente orario: dal lunedì al venerdì dalle 15.00 alle 19.00, sabato dalle 9.00 alle 13.00.
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