Fermo, 210° annuale di fondazione dell’Arma dei Carabinieri: domani la cerimonia

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FERMO – Domani, 5 giugno 2024, l’Arma dei Carabinieri festeggerà in tutta Italia il 210° anniversario della propria fondazione. A Fermo la ricorrenza verrà celebrata nella suggestiva Piazza del Popolo, con una cerimonia che avrà inizio alle ore 09.00 alla presenza del Prefetto di Fermo Edoardo D’Alascio e di tutti i rappresentanti istituzionali cittadini ed ecclesiastici nonché di oltre 50 studenti delle scuole della provincia. La fondazione dell’Arma dei Carabinieri risale al 13 luglio 1814, quando il Re Vittorio Emanuele I, con Regie Patenti, costituì i Carabinieri Reali, un Corpo di militari che, oltre a contribuire alla difesa dello Stato in tempo di guerra, erano in tempo di pace incaricati di vegliare sulla pubblica sicurezza.
A questi venne assegnata quindi una duplice funzione: da una parte la difesa dello Stato, e dall’altra la tutela della sicurezza pubblica. Una duplice funzione che i Carabinieri conservano tuttora: quale Forza Armata, concorrono infatti alla difesa integrata del territorio nazionale, assicurando il contributo nazionale alle attività promosse dalla comunità internazionale o derivanti da accordi internazionali, volte alla ricostituzione e al ripristino dell’operatività dei corpi di polizia locali.
Quale Forza di Polizia, è impegnata nello svolgimento di tutte le attività a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica: dal controllo del territorio, ai servizi di ordine pubblico, alla tutela degli interessi diffusi della collettività cui sono dedicati Reparti altamente specializzati per la sicurezza in materia di sanità, igiene e sofisticazioni alimentari; forestale, ambientale e agroalimentare; lavoro e legislazione sociale; del patrimonio archeologico, storico, artistico e culturale nazionale.
La cerimonia si svolgerà con uno schieramento di rappresentanza e automezzi dell’Arma dei
Carabinieri. Durante la cerimonia è prevista anche la consegna di riconoscimenti a 17 militari che si sono distinti in importanti operazioni di servizio a tutela della sicurezza. Il Comandante Provinciale, Colonnello Gino Domenico Troiani, e tutti i Carabinieri, saranno ben lieti di accogliere la piena partecipazione della cittadinanza.
L’Arma dei Carabinieri svolge svariati compiti legati alle diverse dinamiche sociali ed interessi economici e culturali del Paese e a tal fine si avvale di Reparti Speciali quali il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, quelli per la Tutela Ambientale e la Transizione Ecologica, per la Tutela della Biodiversità, per la Tutela Forestale e dei Parchi, per la Tutela del Patrimonio Culturale, per la Tutela del Lavoro, per la Tutela Agroalimentare e del Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria. Provvede ai servizi presso gli uffici giudiziari e concorre alla protezione della collettività in situazioni di emergenza, garantendo la sicurezza in caso di calamità assicurando la continuità dei servizi di ordine e sicurezza, quale struttura operativa nazionale di protezione civile. La formazione del personale arruolato è essenziale per migliorare le competenze e la responsabilità dei Carabinieri, che devono essere preparati ad affrontare le sfide sociali moderne, incluse le innovazioni tecnologiche. In aggiunta alle materie giuridiche e tecniche, vengono promossi l’uso delle applicazioni digitali e lo studio delle lingue. È importante mantenere un equilibrio tra la militarità, essenziale per l’Istituzione, e l’attenzione al cittadino, che è la priorità di
ogni Carabiniere. L’ascolto e il dialogo con la società sono fondamentali, per questo vengono introdotti corsi di approfondimento sulla psicologia comportamentale e sulla mediazione culturale nelle Scuole dell’Arma. L’aggiornamento continuo è garantito attraverso corsi specifici per adattarsi alle evoluzioni normative e sociali. L’Arma dei Carabinieri rappresenta una risorsa chiave per la sicurezza pubblica nazionale, con una presenza capillare sul territorio italiano. Nel contrasto alla violenza di genere, l’Arma opera con una “Rete nazionale di monitoraggio”, strutturata su Ufficiali di Polizia Giudiziaria, appositamente addestrati presso l’Istituto di Tecniche Investigative di Velletri (RM), con l’obiettivo di sostenere le vittime nel loro percorso di denuncia e supportare i Reparti sul
territorio nello sviluppo delle indagini. La violenza di genere è un argomento centrale nei corsi di formazione e viene costantemente aggiornato: in tal senso è stato creato un prontuario per condividere le migliori pratiche adottate dai reparti dei Carabinieri, che rappresentano gli unici o più prossimi presidi di polizia per oltre il 90% dei 7.896 Comuni italiani dove risiede il 57% della popolazione nazionale, al fine di garantire la protezione delle persone offese.