FERMO – La scorsa notte nella sede di Fratelli d’Italia provinciale a Fermo, dove si sarebbe dovuta tenere la manifestazione in ricordo dei Martiri delle Foibe organizzata da Gioventù Nazionale, è stato compiuto da ignoti un atto vandalico.Di seguito riportiamo i commenti relativi all’episodio di cronaca su cui stanno indagando le Forze dell’Ordine.
- Lucia Albano, deputata marchigiana di Fratelli d’Italia:
“Questa notte a Fermo la sede di Fratelli d’Italia è stata presa d’assalto e vandalizzata.
Sono stati danneggiati gli arredi e strappati i manifesti che promuovevano il “Giorno del Ricordo”, un evento organizzato per ricordare le vittime delle foibe e l’esodo giuliano-dalmata con la presenza di alcuni esuli fiumani, tra cui mio padre, il Magg. Albano. La scelta di colpire la sede di Fratelli d’Italia in occasione di questa ricorrenza storica è una ferita ai valori della democrazia e un’offesa alle vittime di quegli anni. Esprimo tutto il mio sgomento e tutta la mia preoccupazione: chi oggi ci attacca vuole impedire il ricordo di fatti realmente accaduti che appartengono alla storia della nostra Nazione. In questo momento sono in corso i controlli della Polizia Scientifica, per verificare l’entità dei danni e individuare le modalità di effrazione. La violenza di pochi non fermerà la volontà di portare avanti il ricordo”.
- On. Emanuele Prisco, Commissario regionale di Fratelli d’Italia nelle Marche:
Gravissimo atto vandalico compiuto da ignoti all’interno della sede di Fermo di Fratelli d’Italia. Mi auguro che i responsabili siano presi e puniti. Non ci facciamo intimidire dall’odio politico. L’ingresso della sede, dove storicamente si è sempre riunita la destra fermana, è stato forzato e sono stati strappati i manifesti al suo interno e messa a soqquadro l’intera sala. In questi giorni, infatti, si sarebbe dovuta tenere lì la manifestazione in ricordo dei Martiri delle Foibe organizzata da Gioventù Nazionale, l’organizzazione giovanile di FDI. Si tratta di un atto gravissimo, soprattutto perché il livello del dibattito democratico continua a scadere sempre più velocemente in quella lotta senza quartiere di epoche buie della storia repubblicana. Abbiamo piena fiducia nel lavoro di Forze dell’Ordine e della magistratura che sono già al lavoro per individuare i colpevoli.
- Maicol Pizzicotti Busilacchi e Pier Giorgio D’Amico, rispettivamente Presidente regionale e provinciale di Gioventù Nazionale
L’atto vandalico che ha interessato la sede di Fratelli d’Italia a Fermo, con porta forzata, manifesti strappati, armadietti rovesciati e altri danni a materiale raccolto in tanti anni di dedizione e lavoro rappresenta un punto molto basso del dibattito democratico. Tanto più che ciò avviene pochi giorni prima della manifestazione, organizzata da Gioventù Nazionale, per ricordare i Martiri delle Foibe, in vista del Giorno del Ricordo del 10 febbraio. Un tema che dovrebbe unire, far riflettere, rendere chiaro ed evidente come gli orrori del passato, compiuti da ogni ideologia politica, debbano essere inequivocabilmente condannati. Invece, ancora una volta, ci troviamo a dover commentare un vergognoso gesto di intolleranza e di odio verso chi la pensa diversamente. Siamo già al lavoro per assicurare una sede alternativa per poter allestire l’evento ma crediamo sia più che opportuno che il dibattito politico torni a parlare e a confrontarsi, la violenza non può e non deve essere parte della politica nel 2022.
- Il consigliere del gruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale delle Marche, Andrea Putzu, e il coordinatore provinciale Fdi Andrea Balestrieri
“Un atto di inciviltà, di teppismo e squadrismo verso chi non accetta alcuna forma di dialogo, motivato soltanto dall’odio politico, contrario ai principi della democrazia. Abbiamo subito interessato le forze dell’ordine che siamo certi faranno piena luce su quanto avvenuto. Certo è che questo attacco è avvenuto proprio a pochi giorni dalla commemorazione del Giorno del Ricordo delle Foibe, che abbiamo organizzato insieme ai ragazzi di Gioventù Nazionale, per il 12 febbraio, prevista proprio all’interno della sede che è stata devastata. E infatti non ci sembra un caso che siano stati strappati anche i manifesti dell’iniziativa, che ricordavano la tragedia delle Foibe. Un’intimidazione che certamente non ci fermerà. Anzi, ci spinge a continuare nella nostra attività politica fieri e coerenti, con le nostre idee che portiamo avanti senza temere nulla. Quale altra motivazione può esistere di fronte ad un atto così becero, se non l’odio politico e l’atteggiamento antidemocratico che hanno spinto qualcuno a mettere a soqquadro la nostra sede provinciale. Fratelli d’Italia è una forza politica composta da donne e uomini con la schiena dritta, democratici e aperti al dialogo con chiunque, rispettosi di chi ha un’idea diversa dalla propria. Ma che certamente non fanno passi indietro verso chi, al contrario, predica bene e razzola male. Ringraziamo tutti coloro che in queste ore ci stanno esprimendo la loro solidarietà”.