LORETO – La vigilia della Venuta della Santa Casa, il 9 dicembre, è un momento meraviglioso per i marchigiani e per i tantissimi fedeli devoti a Maria che arrivano in pellegrinaggio.
Loreto diviene meta auspicata, cuore ardente di Madre aperto e spalancato a quanti passano per il Santuario e partecipano alla celebrazione, alla catechesi, oggi preziosissima di Don Epicoco con una Chiesa gremita, alla rievocazione storica con figuranti delle campagne limitrofe del ‘600, alla tradizionale accensione del falò.
Tutta Loreto si accende e rientra nella perfetta dimensione di colle trasformato dall’amore di Dio che da Nazareth ha portato con i suoi angeli la Santa Casa dove Maria è nata, ha vissuto e ha ricevuto la visita dell’ Arcangelo Gabriele che le ha annunciato che sarebbe diventata la Madre del Salvatore.
Quelle pietre sacre hanno originato Loreto, sono diventate una fonte per i cristiani. Come disse San Giovanni Paolo II: “La Santa Casa di Loreto è il primo Santuario di portata internazionale dedicato alla Vergine e vero cuore mariano della cristianità”.
Grande commozione allora per la festa della Venuta, per la festa dell’arrivo della casa Santa che ha trasformato la cristianità, che ha elevato un colle a un luogo in cui si ritrova il senso di un cammino eterno che nasce da un SI di una fanciulla immacolata. La Casa che tutti vorremmo, verso cui camminiamo e in cui ci immergiamo nel trascendente che è presente nel nostro reale. Che sia la Santa Casa anche la nostra Casa ove attingiamo per portare pace nelle nostre vite, famiglie, case. Una grande emozione esserci e festeggiare la Venuta. Grazie Maria per attenderci sempre, “Tu gratia plena, Tu honorificentia populi nostri”.
Accoglici Maria nella Tua Casa, prendici per mano e portaci a Gesù, porta a Gesù le nostre preghiere, le nostre suppliche, i desideri del nostro cuore per renderci figli fecondi, Tuoi Apostoli.
grazie Maria.
Monica