Si tratta di un intervento ricompreso all’interno dell’ordinanza numero 137 del 2023 e nel “Nuovo Piano Ricostruzione delle opere pubbliche”, per un importo di 300.000 euro.
«Lo stato di attuazione dell’ordinanza 137 ci conferma la bontà della scelta di ampliare il planning delle opere da finanziare – spiega il commissario straordinario alla ricostruzione, Guido Castelli -. L’entroterra martoriato dal sisma ha infatti bisogno di un rilancio a 360 gradi che guardi in più direzioni, con la consapevolezza che la ricostruzione non vuole e non deve diventare un contenitore vuoto. Ringrazio, come sempre, il lavoro congiunto di Comuni, Usr e della Regione Marche guidata dal presidente Acquaroli».
«Seguendo le indicazioni date sia dalla Struttura commissariale con il Senatore Castelli sia della Regione Marche con il Presidente Acquaroli, abbiamo deciso come amministrazione comunale di investire una parte delle risorse concesseci con l’ordinanza 137 nel borgo di Castello – dichiara il sindaco Vincenzo Felicioli –, con gli stessi fondi per un importo di 500.000 euro prevediamo di intervenire per il restauro del percorso interno del borgo di Spindoli e della piazzetta di Colmaggiore. Ripartiamo dopo l’evento sismico del 2016 convinti che se recuperiamo e offriamo servizi, come dice giustamente il senatore, non creeremo dei contenitori vuoti ma porteremo i nostri borghi a risplendere come una volta. Tutti insieme ce la faremo».
Il progetto di Castello prevede di intervenire su alcune porzioni interne del borgo storico e sullo spazio esterno di fronte alla chiesa di San Giovanni Battista e all’arco, tramite il ripristino di alcune porzioni di pavimentazione. Stessa sorte per la piazzetta (sarà ricostruita con la tecnica del “ferma passo”) e per le vie limitrofe, mentre su muretti e scalette è in programma il restauro con i conci antichi di pietra arenaria.
Sulla strada superiore è prevista la demolizione totale della pavimentazione esistente e la posa in opera di pietra arenaria posta a correre, intercalata da una fascia centrale di travertino di colore bianco.
La frazione di Castello, da fonti storiche conservate nell’archivio comunale e nell’archivio di Camerino, viene individuata come il luogo eretto e fortificato tra il XIII e il XIV secolo per diventare sede del Comune di Fiuminata. Il Comune rimase nella frazione fino al 1872, quando fu trasferito al nuovo capoluogo scelto, il villaggio di Massa.
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