Per ricordare l’evento e riflettere sui cambiamenti che ha prodotto nella città, sono previsti in occasione del quarantennale diversi appuntamenti, oltre alla realizzazione di un video con immagini inedite, realizzato dal giornalista Rai Claudio Sargenti.
Questo il programma :
SABATO 10 dicembre h 10.00: Piantumazione alberi dal Parco Fiorani al Borghetto – aperto a tutti;
DOMENICA 11 dicembre h 10.00: Passeggiata al Borghetto – Partenza dalla chiesetta di Posatora;
LUNEDI’ 12 dicembre h 17.30: Inaugurazione mostra fotografica al Circolo Belvedere, Posatora visitabile nei giorni 12/13/14 dicembre dalle 17.30 alle 19.00;
h 18.00 Presentazione del libro Ieri ed oggi, la grande frana di Ancona con proiezione video inedito: La notte della frana – Circolo Belvedere, Posatora;
GIOVEDI’ 15 dicembre h 18.00: Presentazione del libro Ieri ed oggi, la grande frana di Ancona con proiezione video inedito: La notte della frana ed esposizione di foto storiche – Casa del Popolo, Palombella
VENERDI’ 16 dicembre h 21.00: Performance musicale di Peppe Consolmagno – Circolo l’Incontro, Torrette.
Tutti gli eventi sono gratuiti. Per informazioni: 392 774 0040.
“Il quarantesimo anniversario della grande frana di Ancona – afferma l’assessore alla Frana e ai Lavori Pubblici, Paolo Manarini – segna un momento molto delicato per il nostro territorio e per il Paese, un momento in cui prevenzione e urbanizzazione responsabile sono parole chiave e parole d’ordine. L’esperienza anconetana, di conoscenza profonda dei fattori di rischio determinati dalla frana Barducci, di ricerca di soluzioni su misura e all’avanguardia, di progresso nell’applicazione delle tecnologie di gestione e di convivenza con il rischio, ci hanno portato fino a oggi. Siamo a quarant’anni da un evento geologico importante, con una strada lunga e rilevante alle spalle, in cui le nostre soluzioni tecnologiche hanno fatto scuola a livello mondiale e in cui il sistema di monitoraggio è cresciuto e si è perfezionato. Non ci siamo fermati alle tecnologie di allora ma abbiamo attivato una importante collaborazione con l’Università politecnica delle Marche, che ci consente di essere ancora più precisi. La raccolta dei dati, il loro studio, l’organizzazione sistematica, sono sicuramente il preludio di ulteriori passi avanti che ci consentiranno di procedere in modo sempre più efficace nell’applicazione dei nostri sistemi di early warning, per una sempre maggiore sicurezza della cittadinanza e per una migliore valorizzazione del nostro territorio”.
Come specificato dall’assessore Manarini, a marzo 2022 è stata firmata una convenzione tra il Comune di Ancona e l’Università Politecnica delle Marche, che segna una evoluzione significativa nel sistema di early warning e che ha lo scopo di favorire ulteriori ricerche sul campo, attraverso un dettagliato programma di ricerca, analisi e monitoraggio della ex frana Barducci e delle aree limitrofe. L’Università impiegherà nel progetto il proprio personale strutturato per l’esame dei dati presso il data base del Comune. Le informazioni ottenute sono sintetizzate in rapporti periodici semestrali e forniranno un rapporto finale al termine della ricerca.
Oltre a questa importante attività di studio dell’area è stata ultimata la realizzazione di un nuovo sistema di allerta acustico per l’eventuale evacuazione degli abitanti qualora si verificasse una crisi geologica. E’ stata inoltre prevista la possibilità di trasmettere un messaggio vocale in caso di necessità, che sarà diffuso dalle stazioni di rilevamento di via del Carmine e di strada della Grotta.
Tra le altre attività significative di gestione e contenimento del fenomeno si segnalano la costante pulizia dei fossi e delle uscite a mare.
L’attività di manutenzione dei fossi è eseguita con cadenza annuale, per garantire il deflusso delle acque meteoriche e di scorrimento superficiale, così da rendere più sicura l’area attraverso l’allontanamento delle acque. Nel corso del 2022 è stata effettuata anche una bonifica idraulica più approfondita, che ha interessato gli attraversamenti che corrono sotto la via Flaminia e la ferrovia e che conducono le acque provenienti dai fossi verso il mare. A protezione di questi interventi saranno anche posizionate griglie monodirezionali con lo scopo di impedire che i prodotti mossi dalle mareggiate ostruiscano gli attraversamenti.
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