Giorno del Ricordo, la commemorazione a Macerata

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MACERATA – Il Comune di Macerata con l’Unione degli Istriani, commemora il Giorno del Ricordo, riconosciuto ufficialmente nel 2004 con la legge che istituì la “solennità civile nazionale italiana”, celebrata il 10 febbraio di ogni anno per “conservare e rinnovare la memoria della tragedia di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.
“In occasione del Giorno del Ricordo riviviamo una pagina atroce della nostra storia che, per un lungo periodo, è stata negata e ignorata; il ricordo diventa così costruzione e speranza per il bene delle nostre comunità – ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -. Dovere delle istituzioni è affrontare con i giovani quelle tragedie che condanniamo fermamente e che solo con un percorso condiviso possono essere conosciute e mai dimenticate. Nella Giornata del Ricordo, il pensiero va al dolore del popolo giuliano, istriano e dalmata affinché tali sofferenze possano portare a commemorare i valori della vita e del rispetto tra le persone”.
Il calendario della commemorazione prevede una serie di appuntamenti che prenderà il via sabato 10 febbraio alle 10.30, nell’area verde del quartiere le Vergini, con l’inaugurazione del Monumento dedicato alle vittime delle Foibe e la deposizione di una corona d’alloro.

“Questa area verde della città verrà intitolata a Geppino Micheletti, esule istriano Medaglia d’argento al valore civile e Medaglia d’oro al merito della sanità pubblica per la strage di Vergarolla (Pola) nel 1946; ci è sembrato coerente e significativo scegliere questo polmone verde della città per ospitare il ricordo delle Vittime delle Foibe e dell’esodo istriano” afferma l’assessore Paolo Renna, che si è speso con forza per dare concretezza a questa iniziativa.
Il progetto, approvato con delibera di Giunta n. 118/2023, prevede la realizzazione di una scultura artistica in lamiera verniciata posta su una base di pietra d’Istria e orientata in modo da essere rivolta verso lo spicchio di mare Adriatico, in corrispondenza del quale, nelle giornate più limpide, si intravedono le coste Dalmate.

La realizzazione del manufatto è stata affidata all’artista locale Marco Facciolli ed alle ditte L.M. di Luchetti Giuliano e Marmi Pausula di Pompei Ermanno, che si sono occupate della lavorazione della lamiera e del basamento in pietra. Il costo complessivo dell’intervento, pari ad € 9.357,40, è stato sostenuto grazie al sostegno della Regione Marche, che ha contributo con un finanziamento di € 6.000,00, e con fondi propri del Comune di Macerata, per la restante quota parte. Sabato 17, alle 17, invece, previsto il taglio del nastro per la mostra “L’esodo degli italiani dell’Istria, Fiume e Dalmazia” allestita nella galleria degli Antichi forni, realizzata dall’Unione degli Istriani in collaborazione con il Comune di Macerata, legato all’Unione da un protocollo d’intesa.
All’interno della mostra sarà esposta una collezione di autentiche masserizie proveniente dal Museo “Centro Raccolta Profughi” di Padriciano (TS), accompagnata da una serie di pannelli esplicativi che racconteranno il drammatico esodo degli italiani dell’Istria, Fiume e Dalmazia, e le difficili condizioni di vita nei lunghi anni trascorsi all’interno dei campi profughi. Al termine del percorso, sarà possibile visionare due video d’epoca: il primo relativo alle operazioni di recupero delle salme dalle foibe triestine, il secondo sull’esodo da Pola.

La mostra sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 20, sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 20.
Infine, sabato 24 febbraio alle 11, intitolazione dei giardini del quartiere Le Vergini al dottor
Geppino Micheletti, il medico dell’ospedale di Pola che dopo l’eccidio di Vergarolla del 18 agosto 1946, continuò a operare i feriti e a salvare decine di vite nonostante gli fosse giunta notizia della morte, in quella spaventosa esplosione, dei suoi due figli piccoli e di altri familiari. Alla cerimonia sarà presente il senatore Roberto Menia che è stato il primo promotore della legge che ha istituito il 10 febbraio come Giorno del Ricordo.