Sabato 10 Dicembre 2022 la spettacolare inaugurazione che ha emozionato e lasciato a bocca aperta i numerosi visitatori intervenuti.
Nella sala di ingresso della Palazzina Azzurra, il mezzosoprano Giuseppina Piunti, in qualità di attrice, ha infatti accolto il pubblico, sorprendendolo con una magistrale performance, nel ruolo di una madre soldatessa inviata in guerra, in prima linea. Nella scena finale di questa pièce teatrale, la protagonista viene tragicamente colpita a morte e cade a terra, lasciando scorrere un rivolo di sangue sul pavimento, mentre le luci della sala si spengono lasciando gli spettatori, sgomenti, al buio. Nell’istante immediatamente successivo, nei locali al piano superiore della Palazzina si accendono le luci e da qui un quartetto di musicisti dell’Orchestra dei Virtuosi di Kiev inizia suonare, invitando così i visitatori a salire ad ammirare I Disastri della Guerra.
Un’importante esposizione di opere di Francisco José de Goya y Lucientes, uno tra i più grandi disegnatori di tutti i tempi. Uno di quei artisti, diceva Renato Guttuso, che ha la capacità di imporre, imprimere nella memoria dei contemporanei e dei posteri, un’immagine condensata e siglata che sta tutta nel proprio nome, quasi magicamente carico di un complesso potere evocativo: basta dire Caravaggio, Van Gogh, perché, d’un colpo, si presenti davanti a noi una sintesi tra artista, opera, personaggio, momento storico. Basta dire Goya.
Il sindaco Antonio Spazzafumo, presente all’inaugurazione insieme al vice sindaco Tonino Capriotti, ha ringraziato la curatrice Rosalba Rossi, l’arch. Franco Mercuri e tutti coloro che hanno lavorato all’allestimento della mostra per aver regalato alla città l’opportunità di ammirare questa rassegna di splendide opere. Quaranta inestimabili incisioni che provengono dalla collezione di Alfredo Paglione.
“Con l’evento che abbiamo l’onore di ospitare alla Palazzina Azzurra – ha dichiarato il primo cittadino – rendiamo omaggio a questo mecenate abruzzese di recente scomparso: avremo la possibilità, per il periodo delle festività 2022/2023, di contemplare capolavori dell’arte mondale e anche di riflettere come gli orrori della guerra non abbiano epoche di riferimento.”
L’arch. Franco Mercuri, curatore del catalogo della mostra e responsabile di Endeca Agitatore Culturale (associazione organizzatrice) ha precisato “Abbiamo portato a San Benedetto una mostra di altissimo profilo che ora promuoveremo su tutto il territorio nazionale, invitando anche le scuole del territorio a portare in visita i propri studenti, per non perdere la grande opportunità di ammirare queste opere che sono universalmente riconosciute come uno dei risultati più alti mai raggiunti nella storia della tecnica incisoria.”
Rosalba Rossi, curatrice, dell’evento ha dato il benvenuto a tutti i presenti, omaggiando e ricordando la figura del gallerista, mecenate e collezionista d’arte Alfredo Paglione (scomparso lo scorso 30 Novembre), a cui la mostra è stata dedicata. Presente in sala anche Silvia Paglione, nipote del mecenate abruzzese, che ha avuto parole di stima e gratitudine nei confronti di Rosalba, allieva prediletta dello zio.
Il vernissage è proseguito poi con un intervento del prof. Marino Capretti, storico dell’arte, che ha illustrato le opere in esposizione e l’opera di Goya in generale, inquadrandole storicamente e guidando i presenti nel percorso espositivo.
Sul tema della guerra è poi intervenuta anche Cristina Perozzi, avvocato e consigliere giuridico delle Forze Armate.
La visita alla mostra si è quindi aperta con i versi del poeta Gianni Marcantoni che ha letto un proprio componimento, ispirato alle opere in esposizione.
E ancora sulle note di Viktoriia Trach (violino), Katerina Musiienko (violino), Georgiy Vershynin (violoncello) e Andriana Jrysa (viola) – il quartetto dei Virtuosi di Kiev – gli spettatori si sono immersi nei disastri della guerra.
Tra i numerosi visitatori presenti anche il critico e storico dell’arte Nunzio Giustozzi, Daniela Simoni, direttrice della Casa Museo Osvaldo Licini, lo scultore Luigi D’Alimonte e la storica dell’arte Simonetta Simonetti.
La mostra rimarrà allestita per tutto il periodo natalizio, fino al 15 Gennaio, con i seguenti orari: dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. Lunedì 12 e Martedì 13 Dicembre la Palazzina rimarrà chiusa. Il prossimo fine settimana sarà infine disponibile anche il catalogo di cui ieri è stato distribuito un raffinato estratto in formato di pieghevole.
L’esposizione propone la serie di 40 preziose incisioni, corrispondenti alle tavole con numerazione pari, de Los Desastres de la Guerra (I Disastri della Guerra) del pittore ed incisore spagnolo Francisco José de Goya y Lucientes, più semplicemente e notoriamente Goya.
Le opere provengono dalla donazione dei coniugi Alfredo e Teresita Paglione al Museo
Universitario “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara.
La mostra è dedicata alla memoria del mecenate Alfredo Paglione, scomparso lo scorso 30 Novembre 2022 nella propria casa a Giulianova (TE).
Impresario teatrale, gallerista in tutto il mondo, mecenate nella sua amata terra ha donato oltre 2.000 opere non solo in Abruzzo, ma anche nelle Marche, nel Museo della Santa Casa di Loreto, dove sono esposti 33 dipinti a tema La Bellezza della Croce di 14 artisti illustri del XX secolo.
La serie completa, composta da 80 incisioni, de Los Desastres de la Guerra (I Disastri della
Guerra) venne acquistata da Alfredo Paglione, intorno agli anni ’70 del Novecento, presso un privato a Madrid. Successivamente il mecenate abruzzese decise di dividerla con un noto
mercante madrileno tendendo per sé tutti i numeri pari e rivendendo a quest’ultimo il corpo delle incisioni di numero dispari. La serie di 40 incisione della collezione Paglione venne poi donata nel 2015 al Museo Universitario “G. D’Annunzio” rimanendo integra; diversamente la serie di tavole con numerazione dispari venne smembrata e rivenduta per singola stampa.
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