“Il fondaco dei libri” di Michele Catozzi, la presentazione a Pesaro

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Il 24 gennaio, nella Sala del Consiglio Comunale, l’Autore dialoga con Brunella Paolini.Indagine pesarese per il Commissario Aldani, nato dalla penna dello scrittore Michele Catozzi: protagonista il “più bel libro del Rinascimento”, l’Hypnerotomachia Poliphili

PESARO – Venerdì 24 gennaio 2025, alle ore 18.00, nella Sala del Consiglio Comunale di Pesaro, presentazione in anteprima assoluta de “Il fondaco dei libri. Un’indagine del Commissario Aldani” (TEA Libri 2025). L’Autore dialoga con Brunella Paolini, Direttrice dell’Ente Olivieri.

Aprile 2015. Non si fermano le indagini del Commissario Nicola Aldani: questa volta troviamo lo strenuo difensore della legge impegnato in un misterioso caso che vede protagonista la celeberrima opera di Aldo Manuzio, l’Hypnerotomachia Poliphili, stampata a Venezia nel 1499.
Durante le celebrazioni veneziane dedicate al cinquecentenario del fondatore dell’editoria moderna, un professore tedesco esperto di edizione aldine viene trovato cadavere nel monastero di San Giorgio Maggiore. Il Commissario Aldani si trova così costretto a districarsi nell’ostico mondo di bibliofili, accademici, antiquari, un ambiente estraneo e ostile dove dovrà fronteggiare sospetti e bugie, avvalendosi di nuovi inaspettati collaboratori per mettere a posto ogni tassello; finché le sue indagini lo condurranno più giù lungo la costa adriatica, fino a Pesaro, dove nella famosa Biblioteca Oliveriana è conservata una copia dell’incunabolo fonte di ogni mistero…

L’Ente Olivieri è lieto di organizzare, col patrocinio del Comune di Pesaro, la presentazione in anteprima assoluta, nel giorno della sua uscita nelle librerie, de “Il fondaco dei Libri. Il Commissario Aldani indaga a Pesaro sull’Hypnerotomachia Poliphili, il più bel libro del Rinascimento, venerdì 24 gennaio alle 18.00 nella Sala del Consiglio Comunale di Pesaro.

L’Autore, Michele Catozzi, originario di Mestre ma pesarese d’adozione, giunto al sesto capitolo della saga dedicata alle indagini del Commissario mestrino Nicola Aldani, converserà con la direttrice dell’Ente Olivieri Brunella Paolini; l’evento sarà anche occasione per ammirare un rarissimo esemplare originale dell’Hypnerotomachia Poliphili, stampata da Aldo Manuzio a Venezia nel 1499 e conservato in Biblioteca Oliveriana.

Al termine della presentazione avrà luogo il firmacopie dell’Autore.
L’ingresso è libero fino esaurimento posti; per informazioni è possibile rivolgersi allo 072133344, a info@oliveriana.pu.it e al 3384324889 (solo whatsapp).

L’Hypnerotomachia Poliphili

L’ Hypnerotomachia Poliphili, definito il più bel libro a stampa mai realizzato, è un romanzo allegorico il cui titolo significa letteralmente Combattimento onirico-amoroso di Polifilo. Stampato a Venezia da Aldo Manuzio il Vecchio nel dicembre del 1499, costituisce una pietra miliare della produzione aldina, in quanto è la prima opera in volgare e illustrata stampata da Manuzio.

Il testo è stato attribuito a diversi autori, tra cui lo stesso Manuzio, Leon Battista Alberti, Pico della Mirandola, Lorenzo De Medici; ma a rivelare l’identità dell’autore di quest’opera, tanto intrigante quanto misteriosa, è l’acrostico formato dalle iniziali dei 38 capitoli: POLIAM FRATER FRANCISCVS COLVMNA PERAMAVIT , “Frate Francesco Colonna amò intensamente Polia”.
Opera del frate domenicano Francesco Colonna, il libro era stato finanziato da Leonardo Crasso, ricco avvocato di Verona, ed è dedicata a Guidubaldo da Montefeltro, Duca di Urbino.

Il testo, allusivo, con evidenti riferimenti alla cultura pagana e a volte anche misterioso e criptico, è arricchito da 172 raffinate incisioni probabilmente opera del miniaturista Benedetto Bordon. Scritto in una lingua che risulta una felice miscellanea di italiano, veneziano, latino e greco, con elementi di ebraico, caldeo e arabo, “è una meraviglia di bellezza grafica e di composizione variegata”.

La trama dell’Hypnerotomachia racconta del viaggio amoroso di Polifilo alla volta di Polia, rappresentazione di un ideale astratto e spirituale, che si realizza attraverso numerose prove iniziatiche in un paesaggio onirico bucolico classico.

Il linguaggio è ricercato e artificiale, l’impostazione grafica è particolarmente elegante anche per la chiarezza tipografica dovuta al carattere romano inciso da Francesco Griffo, stretto collaboratore di Manuzio e incisore del famoso carattere corsivo manuziano.

Michele Catozzi

Nato a Venezia nel 1960, ha vissuto a lungo nel Veneto, dove si è occupato di editoria e giornalismo. Per venticinque anni è stato il direttore responsabile della rivista Auto d’Epoca. Da molti anni vive a Pesaro (dove si occupo di informatica) con la compagna e tre figli. Ha scritto molti racconti di generi diversi, e tre romanzi: il noir storico Il mistero dell’isola di Candia (pubblicato in ebook da GeMS), il technothriller Netcrash (sotto pseudonimo) e i gialli con protagonista il Commissario Nicola Aldani Acqua morta (TEA 2015), Laguna nera (TEA 2017), Marea tossica (TEA 2019), Muro di nebbia (TEA 2021) e Canale di fuga (TEA 2023). Il fondaco dei libri, in uscita il 24 gennaio 2025, è la sesta indagine del Commissario Aldani, la prima a non essere ambientata a Venezia.