Il Santuario Illuminato

47

Venimmo al tramonto e trovammo il Santuario aperto, le porte spalancate e solo un frate di passaggio che sulla panchina sgranava grani di un Rosario.

L’aria era tiepida, dolce, serena volgendo al crepuscolo. Era il 15 agosto, l’Assunzione di Maria e ci hai fatto un piccolo grande dono: il tuo Santuario solo per noi illuminato e intiepidito dalle luci delle candeline poste sotto Maria, davanti il tuo corpo mortale disteso, e posizionate in onore di San Giuseppe.

Piccoli fari di devozione, scintille tremolanti che spargevano preghiera come cantassero e pregassero ad innalzare ed invocare le mani che le avevano accese. Oscillavano per la brezza che si addentrava nella navata e ci comunicavano la loro presenza, il loro splendore giallo, fuoco vivo di anime devote, bisognose e accorate.

Gli occhi stupiti si fermarono come i passi, andammo adagio lungo il Santuario che conoscevamo bene ma che ora appariva di una veste nuova, raccolta e silenziosa.

Maria grazie, Beato Sante grazie, vedemmo con il cuore quanto amore regna qui nella tua Casa, quanta tenerezza, quanta gioia si racchiude in mura antiche ma rinnovate continuamente dalla grazia e scende a valle, quanta spiritualità scorre come fiume lungo il pendio, si incanala, si innalza.

Ci dividemmo, io, Romina ed Andrea e ognuno si diresse verso un piccolo angolo, in uno spazio preso verso cui andò a raccogliersi, ad esplorare, mi inginocchiai di fronte a Te, Crocifisso. Fuori era silenzio come dentro.

Furono pochi minuti, attimi preziosi consegnatici per l’idea di venire da te, dove da anni saliamo a pregare e prendere Messa.

Padre Aldo venne a sorvegliare di lì a poco, era quasi l’ora di cena e trovandoci ci salutò. Non facemmo aspettare e già riconoscenti, ci incamminammo verso la macchina.

Monica Baldini