Nata a Worcester nel Massachusetts, la Connor deve la sua passione per la musica alla madre che ascoltava molto blues, folk e rock e così Buddy Guy e Taj Mahal sono entrati nella sua mente fin da ragazzina. Dopo le prime esperienze adolescenziali con la sua band nel suo paese e a Boston, nel 1984 si è trasferita a Chicago.
Lì ha imparato dai migliori musicisti della scena blues e ha iniziato a suonare nei club fino a fare quasi 200 concerti l’anno, incontrando grandi artisti come James Cotton, Buddy Guy e Junior Welles. Diventata band leader ha pubblicato dodici dischi, suonando un potente rock-blues, con effetti slide, paragonabile allo stile ad “alta tensione” di Johnny Winters, ma con un sound unico e inconfondibile, che gli ha fruttato tour e partecipazioni ai festival americani importanti.
Dopo una lunga pausa dovuta alla nascita della figlia, nel 2016 è tornata in studio a registrare “Six String Stories”, un album scritto con Marion Lance Lewis, il suo storico batterista, un disco che contiene sapori di gospel, rock, soul e funk e che traghetta un’artista famosissima per i suoi live verso una dimensione autorale più completa.
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